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TENNIS. Strepitosa prova dell’altoatesino martedì 3 ottobre nella semifinale del «China Open»: Jannik batte lo spagnolo in due set e da mercoledì 4 eguaglierà la miglior classifica di sempre di un tennista italiano.
Implacabile, inarrestabile, quasi «cannibale». Meglio di Alcaraz, alla pari di Panatta. Jannik Sinner continua a volare e martedì 3 ottobre si regala una vittoria storica nella semifinale del «China Open» a Pechino contro l’amico-rivale Carlos Alcaraz, piegato 7-6 6-1 con una prova di forza impressionante. «Il vero rivale di Carlos è Djokovic» aveva detto Sinner alla vigilia, per sottolineare il gap ancora esistente a favore del fenomenale spagnolo. Ma sul campo Jannik è in giornata di grazia. L’azzurro parte male e subisce il break nel gioco di apertura ma pian piano risale la corrente, strappa il servizio ad Alcaraz e lo trascina al tie-break che si porta a casa col punteggio di 7-4.
È un passaggio cruciale del match. Sinner fa il pieno di fiducia, Alcaraz s’innervosisce e subisce il ritmo dell’altoatesino che nel secondo set prende il volo, piazzando due break e chiudendo 6-1. Un trionfo che porta Jannik in testa nei confronti diretti con Carlos (4-3) ma soprattutto consegna l’azzurro alla storia: da mercoledì 4 ottobre Sinner sarà il n.4 al mondo, eguagliando la miglior classifica di sempre di un tennista italiano che risaliva ad Adriano Panatta versione 1976.
A Pechino in finale, mercoledì 4, Sinner troverà la «bestia nera» Daniil Medvedev che nell’altra semifinale ha piegato Alexander Zverev in due set (6-4 6-3) confermandosi in condizioni strepitose.
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