Stazione, cantiere sotto la lente: rafforzati i controlli per le scuole

LA PRIMA CAMPANELLA. Vertice in Prefettura: le misure per il sottopasso (che poi verrà chiuso) e le Autolinee. Forlenza: massima attenzione. La sindaca: fermare l’accesso ad alcune aree.

Con la ripartenza di scuole e attività lavorative, il «carico» sull’area della stazione di Bergamo è destinato ad aumentare. Il prefetto Giuseppe Forlenza, giovedì 5 settembre, ha quindi voluto fare il punto nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sull’avanzamento dei cantieri del raddoppio ferroviario e della stazione europea. Obiettivo: contenere i disagi che inevitabilmente i lavori comportano e garantire la massima tutela a studenti e lavoratori, che torneranno a frequentare in massa la zona. «Stiamo seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione – fanno sapere da Via Tasso –, confrontandoci puntualmente con tutti gli attori in campo (forze di polizia, Comune, Ferrovie, Ufficio scolastico provinciale), per verificare le eventuali criticità che emergono - sia sotto il profilo dei trasporti sia sotto il profilo della sicurezza - e di volta in volta attuare i correttivi per risolverle. Da parte di tutti abbiamo riscontrato la piena partecipazione e disponibilità. Il Comitato si riaggiornerà già nei primi giorni di ottobre».

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I punti caldi

Tra le situazioni più «sensibili» affrontate al tavolo, il sottopasso che collega piazzale Marconi a via Gavazzeni e le stazioni Autolinee e Teb. I 300 metri pedonali verranno chiusi proprio a inizio del prossimo mese: il progetto della nuova stazione prevede infatti la sostituzione con tre collegamenti che contribuiranno a «ricucire» meglio la parte a nord con quella a sud della città. L’obiettivo è garantire la sicurezza sia fino a quando sarà in funzione l’attuale sottopasso sia dopo, quando verrà sostituito «provvisoriamente» (si parla almeno dei prossimi due anni) da un passaggio a raso che attraverserà il cantiere, di fatto modificandone l’assetto. Le Ferrovie hanno già incrementato la security e da Palafrizzoni l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni assicura: «Metteremo una pattuglia della polizia locale a presidiare il sottopasso negli orari di punta». La Prefettura valuterà di implementare ulteriormente il personale (di che tipo verrà definito in un successivo tavolo tecnico) che avrà anche il compito «di gestire i flussi, visto che inevitabilmente il passaggio a raso avrà un restringimento che potrebbe provocare qualche disagio nell’attraversamento». Per evitare assembramenti o situazioni a rischio, sarà quindi garantita la presenza di personale incaricato di monitorare.

Altre aree «calde» - e quindi particolarmente attenzionate - le stazioni delle Autolinee e Teb. «Vorrei rassicurare anche i commercianti: l’attenzione del Comitato su queste aree strategiche è massima, con controlli costanti da parte sia delle forze di polizia sia della polizia locale», ricorda il prefetto (intervistato da Bergamo Tv), che nei mesi scorsi ha coinvolto anche l’Esercito, con il ritorno in città dell’operazione «Strade sicure». Il presidio e il controllo di piazzale Marconi e dintorni è già stato quindi potenziato. Sabato scorso, però, il ferimento a bottigliate di un giovane ha fatto suonare di nuovo un campanello d’allarme, che - assicurano da Via Tasso - non è rimasto inascoltato. Per quanto riguarda la stazione Teb, invece, il fenomeno «osservato speciale» è quello dei cosiddetti «maranza», gruppi di giovani che soprattutto nelle prime ore pomeridiane si fermano a bivaccare nell’area.

«Chiudere alcuni varchi»

Prefettura e Comune hanno chiesto anche a Rfi di «chiudere» i varchi di accesso ad alcune aree di cantiere, per evitare, come già successo nei mesi scorsi (soprattutto al binario 1), che vengano occupate da senza fissa dimora e sbandati. «Si valuterà la possibilità di chiudere una parte della stazione nelle ore notturne per evitare bivacchi o ritrovi di malintenzionati», conferma il prefetto. La sindaca Elena Carnevali ha chiesto anche la chiusura del tratto di ferrovia Bergamo Est-Brescia e la pulizia dell’area metropark come priorità, proprio per evitare che si trasformino in dormitori o discariche. La sindaca ricorda che «garantire la sicurezza dei cittadini e di chi transita per le stazioni, offrire servizi a chi vive in strada e reprimere e prevenire i reati», sono le linee d’azione del Comune.

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