Sede scout vandalizzata a Ponte San Pietro, al via la raccolta fondi

IGNOTI IN AZIONE. Già 2mila euro con la campagna online, continua l’appello. Ecco cosa è successo sabato notte.

Un’amara sorpresa per gli scout di Ponte San Pietro che domenica pomeriggio hanno trovato danneggiate le loro casette che si trovano in via Silvio Bonalumi, vicino allo stadio Matteo Legler. Vandali, per adesso ignoti, hanno danneggiato le finestre e le porte: rompendo vetri e serrature delle loro strutture, sono entrati e hanno messo a soqquadro i locali. Sembra che siano entrati in azione sabato notte, durante la Festa di San Pietro. Da una prima verifica fatta dagli scout sembra che non abbiano fatto furti, ma da un primo calcolo sembra che però il danno superi ampiamente le cinquemila euro.

Feriti mentre rompevano i vetri

Sono state trovate macchie di sangue: con tutta probabilità i vandali si sono procurati qualche ferita mentre rompevano i vetri. Il fatto è stato denunciato alla stazione carabinieri di Ponte San Pietro. Le indagini dei militari sono già iniziate. È stata inoltre informata anche l’amministrazione comunale in particolare il sindaco Matteo Macoli. «Per noi è un grave danno – sostengono i capogruppo Silvia Bonati e Giancarlo Cordoni –: siamo un’ associazione, presente a Ponte San Pietro da 79 anni, che vive di volontariato e quindi questa spesa per riparare i danni di vandalismo peserà sulle nostre tasche. Confidiamo in qualche aiuto e lanceremo una raccolta fondi. Non abbiamo supporti tecnologici o dotazioni di valore, i valori che ci stanno a cuore sono quelli dello scoutismo ed i nostri ragazzi. Da subito ci siamo rimboccati le maniche e con i nostri ragazzi stiamo lavorando per sistemare le strutture danneggiate, per rendere la nostra sede un posto sicuro ed accogliente».

La raccolta fondi

Dal Comune è quindi subito partita una raccolta fondi su GoFundMe che ha raccolto, in poche ore, iù di duemila euro per riparare agli ingenti danni subiti. «Sono stati spaccati vetri, porte e maniglie delle sedi. Abbiamo bisogno di una mano - scrive l’organizzatore, Andrea Chidichimo - per poter risanare gli ambienti che ci ospitano. Questo atto vile - aggiunge - è un colpo al cuore di tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazzi, gli uomini e le donne, che sul nostro territorio si spendono per lasciare il mondo migliore di come lo hanno trovato».

Poi ancora un appello: «Aiutaci a riparare la nostra ‘casa’ - prosegue - e a ripartire in sicurezza con le nostre attività. Aiutaci a dimostrare che insieme possiamo far vincere la generosità e il bene contro il vandalismo e l’incuria».

© RIPRODUZIONE RISERVATA