Scanzo, alla Festa del Moscato una folla di trentamila persone

LA SAGRA. Come di consueto, grande successo per la manifestazione dedicata ad uno tra i «passiti» più celebri del nostro Paese. «Sviluppare l’enoturismo».

Una tracolla e un calice di vino: erano questi gli accessori immancabili nella giornata di sabato 7 settembre in occasione della Festa del Moscato di Scanzo, giunta alla sua sedicesima edizione, alla quale hanno partecipato circa 30mila persone. «È un momento di comunità in cui le protagoniste sono le eccellenze, ma poi dietro ci sono i volontari che aiutano a costruire questa festa», le parole del sindaco di Scanzorosciate, Paolo Colonna.

Giochi e sfide

Tra le vie del paese, tutti i produttori proponevano il proprio passito, «nettare» ideale che ben si sposa con gli altri prodotti delle colline scanzesi in mostra: il miele, l’olio, i formaggi, le confetture e il gelato. Tutta la comunità è stata poi coinvolta nel «Palio del Moscato di Scanzo», la sfilata dei bambini delle contrade, seguita infine dalla pigiatura dell’uva.

A sfidarsi nell’antica tecnica prima i genitori, poi i rappresentanti delle amministrazioni comunali aderenti al comitato turistico Terre del Vescovado. Medaglia d’oro per la squadra di Rosciate nel primo match e, nel secondo, per la squadra con il sindaco di Seriate, Gabriele Cortesi, di Pedrengo, Simona d’Alba, e di Orio al Serio, Alessandro Colletta.

Vino, valore culturale

«La festa del Moscato di Scanzo accoglie tutti: anche se il vino è un prodotto per gli adulti, vogliamo trasmetterlo come valore culturale anche ai più piccoli» ha continuato Angela Vitali, vicesindaco del paese, presente al convegno tenutosi in giornata sul tema de «Le vigne, come valorizzare un patrimonio storico e turistico».

Insieme a lei, è intervenuta anche Francesca Pagnoncelli, presidente del Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo: «Bisogna riflettere sulle nostre possibilità di offerta e le richieste del territorio» ha tenuto a sottolineare, ribadendo ancora una volta l’importanza di promuovere l’enoturismo in un territorio che accoglie poco più di una ventina di produttori del celebre passito. La «Festa del Moscato» è poi proseguita fino a sera tra laboratori dedicati agli aromi del vino e il concerto di «Chocaband».

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