«Sarai sempre con noi». L’ultimo saluto a Matteo, annegato in Indonesia

L’ADDIO. Celebrati lunedì 9 settembre a Cornale di Pradalunga i funerali di Matteo Bergamelli morto a 33 anni lo scorso 26 agosto.

Una grande folla si è stretta nel pomeriggio di lunedì 9 settembre a Cornale, frazione di Pradalunga, attorno ai familiari di Matteo Bergamelli per dare l’ultimo saluto al trentatreenne morto lo scorso 26 agosto in Indonesia. Tanti amici presenti alla celebrazione indossavano una maglia bianca con una scritta a lui dedicata: «Sarai sempre con noi Teo».

Il giovane, di professione panettiere all’Esselunga di Nembro, è annegato mentre svolgeva snorkeling alle isole Gili. La chiesa di Cornale non è riuscita a contenere i tanti parenti, amici e conoscenti, alcuni dei quali hanno seguito la celebrazione dal sagrato.

«Se un bambino di quattro anni ci chiedesse dov’è Matteo cosa risponderemmo?», ha chiesto don Angelo Cortinovis, parroco di Pradalunga e Cornale all’inizio dell’omelia. «Più probabilmente ci chiederebbe con chi è Matteo, perché la cosa davvero brutta nella vita è rimanere soli. Una mamma vorrebbe essere inseparabile dal proprio figlio, ma la certezza che abbiamo è che l’amore di Cristo è inseparabile, anche se non lo vediamo. Possiamo sperare ed essere certi che nella morte di Matteo, Gesù era presente».

Commentando il Vangelo delle vergini stolte e delle vergini sagge, ha detto: «Tutti corriamo il rischio di arrivare impreparati all’appuntamento decisivo: Matteo, invece, era uno che preparava bene le cose che faceva, come accaduto con questo viaggio. Anche nella sua professione di panettiere, Matteo era uno che preparava le cose bene. La morte lo ha colto improvvisamente, ma lui nella vita non improvvisava».

Al termine della celebrazione diversi amici hanno letto alcuni messaggi di saluto, ricordando le esperienze passate insieme - in casa, in viaggio e nei parchi divertimento - ma anche tratti del suo carattere come «la singolare leggerezza e il sorriso gentile e disponibile», «la dolcezza che sapeva trasformare ogni problema».

«Dovevamo vederci nella tua casa nuova (Matteo era in procinto di andare a vivere a Bergamo, ndr) appena tornato dalla vacanza, e ci avresti mostrato i posti in cui sei stato - ha detto una di loro -. Avevi ancora tante cose da fare e condividere, avevamo ancora tante cose da dirci».

Ancora, uno di loro, citando le sue parole sull’importanza dei gesti nelle amicizie, ha detto: «Ci hai insegnato l’importanza di esserci oggi giorno, di non rimandare le cose che davvero contano». «Hai lasciato un vuoto immenso in ognuno di noi» hanno ripetuto molti di loro in lacrime. La celebrazione si è conclusa con la canzone «I believe I can fly».

© RIPRODUZIONE RISERVATA