Riaperta l’ex cisterna di Città Alta: visite sold out

FONTANA DEL LANTRO. La struttura è tornata a disposizione dei cittadini. Si replica la prima domenica di luglio.

La Fontana del Lantro in Città Alta ha riaperto ieri mattina le porte al pubblico con visite guidate che hanno coinvolto alcune decine di persone. Grazie alla collaborazione tra Uniacque e Comune di Bergamo, è tornato visibile alla collettività il sito storico con la più antica cisterna d’acqua della città. Domenica mattina in molti hanno risposto presente al primo appuntamento organizzato con l’associazione «Guide turistiche della città di Bergamo». Subito sold out i posti messi a disposizione per i tre turni di visita (una cinquantina in tutto), anche se si è registrata qualche defezione per via di qualcuno che, dopo aver prenotato tramite il sito di «Eventbrite», non si è presentato all’appuntamento, precludendo ad altri la possibilità di aderire all’iniziativa. Oltre ai tre gruppi, composti principalmente da bergamaschi (anche se non sono mancati visitatori provenienti dalle altre province), all’ingresso della fontana in via della Boccola sono spuntati anche tanti curiosi e turisti che non hanno perso l’occasione per entrare e scattare foto ricordo.

La storia della Fontana del Lantro

Il sito vanta un indubbio fascino, anche perché mostra un’opera, tuttora in funzione, che fino all’Ottocento (poi venne sostituita dal nuovo acquedotto municipale) svolgeva l’importante funzione pubblica di raccolta delle acque, in modo che non andassero disperse, ma semmai riutilizzate per case e attività. Fino al 1950 la popolazione continuò ad utilizzare la fontana come lavatoio, dopodiché la cisterna venne chiusa. All’inizio degli anni Novanta il sito fu oggetto di un intervento di pulizia e di recupero grazie al gruppo speleologico bergamasco «Le Nottole» e poi riaperto con visite guidate.

L’ingresso alla Fontana del Lantro conduce ad una piccola porta dalla quale si accede al sito storico dove è ben visibile la grandiosa costruzione, perfettamente conservata, in pietra squadrata a vista, caratterizzata da ampie volte con archi a tutto sesto e a sesto acuto, che poggiano su una colonna al centro della cisterna. Le prime notizie su questo sito risalgono all’anno 928 grazie ad una pergamena scritta dal Vescovo Adalberto, mentre la struttura attuale è datata seconda metà del 1500 e coincide con il periodo di costruzione delle Mura venete. Una passerella in metallo permette di osservare da vicino la struttura e la cisterna di acqua, che viene continuamente rimpinguata.

I visitatori hanno potuto apprezzare l’opera ingegneristica, anche grazie ai disegni tecnici esposti all’ingresso del sito, accompagnati dal racconto della guida che ha raccontato in poco meno di un’ora anche altri aneddoti con la storia di Città Alta e dell’avveniristico sistema di recupero delle acque.

Le prossime date di apertura

Comune e Uniacque propongono visite guidate ogni prima domenica del mese per tutta estate. I prossimi appuntamenti sono stati fissati per il 7 luglio, 4 agosto e primo di settembre (ore 9.30-12.30). Inoltre Palazzo Frizzoni in collaborazione con «Le Nottole», garantirà altre 14 date di apertura (da giugno ad ottobre).

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