Pontesecco, con la doppia rotatoria oltre 1.700 auto in più verso la città

I RILEVAMENTI. Gli ingressi sono passati da 18.111 a 19.837. Il Comune: «Traffico più fluido». Per gli ingorghi in uscita si valuta una «corsia reversibile». Intanto ancora polemica sui birilli.

Dopo le prime impressioni e qualche conto spannometrico, il Comune di Bergamo snocciola i numeri sui flussi attorno alle due nuove rotatorie del Pontesecco, quasi «duemila autoveicoli in più al giorno che si riversano verso la città», per la precisione sono 1.726 mezzi in più in ingresso nel capoluogo, passando da 18.111 a 19.837. «I 15.460 veicoli in uscita durante le 24 ore rimangono invece tali anche con il nuovo sistema a doppia rotatoria».

I rilevamenti

È quanto emerge dai rilevamenti svolti tra le 5 e le 8 del mattino in un periodo campione di tre giorni lavorativi, senza i «birilli». Intanto Palafrizzoni rinnova proprio il servizio di posizionamento dei «coni» che con il nuovo assetto viabilistico si pensava di abbandonare ma che, dopo i problemi di code soprattutto nel tardo pomeriggio, è stato reintrodotto dallo scorso dicembre. Con una novità, perché, rispetto al passato, i birilli vengono posizionati non più la mattina, ma nel pomeriggio dalle 16,30 alle 20, disegnando così una doppia corsia in uscita dalla città nell’ora di punta. «È un test – spiegano dal Comune – per determinare l’efficacia della soluzione principale, da attivare entro la fine dell’anno, un sistema di portali che consenta di realizzare una corsia reversibile, come avviene in altre città, alcune in Piemonte e diverse in Europa, dove è consuetudine.

In Portogallo, ad esempio, c’è una situazione molto simile, con tre corsie e quella centrale che viene addirittura marcata con un colore diverso». Il progetto prevede la possibilità di utilizzare la corsia centrale in base alle esigenze di traffico, verso la città al mattino, verso la valle nel pomeriggio, senza ricorrere a sistemi temporanei come i birilli. Gli uffici del Comune, con il gruppo di lavoro istituito con la Provincia, sta mettendo a punto il progetto di fattibilità, «la documentazione sarà sottoposta al ministero delle Infrastrutture il prima possibile – fa sapere Palafrizzoni –. Il servizio per il posizionamento dei birilli è stato affidato per un anno perché bisogna considerare i tempi di risposta del ministero, dai 90 ai 120 giorni, una volta presentato il progetto». Il nuovo sistema prevede un’accelerata dei flussi, con 2.800 veicoli l’ora invece dei 2.600 registrati lo scorso aprile nelle ore del mattino verso Bergamo e 3.500 veicoli l’ora invece dei 3.050 rilevati (sempre ad aprile) verso la valle.

Prima di Natale sono state fatte altre rilevazioni e ne sono in corso di nuove, per misurare i flussi liberi dal traffico delle festività. Anche perché «qualche criticità permane, nell’ora di punta pomeridiana, in uscita dal capoluogo – ammette la stessa amministrazione –. Soprattutto dalle 17 in poi si determinano incolonnamenti, per circa due ore al giorno». In attesa della corsia reversibile, sono state fatte alcune limature, come il miglioramento della sincronizzazione dei semafori pedonali e il ridisegno dei cordoli esterni della rotatoria verso la circonvallazione. E, extrema ratio, il ritorno dei birilli. Il costo del servizio è coperto, a differenza del passato, solo dal Comune di Bergamo, «un’ulteriore assunzione di responsabilità del capoluogo di un problema viabilistico di scala sovracomunale», scrive Palafrizzoni rispondendo alle critiche sollevate dalla Lega. «Dopo aver speso milioni di euro per un’opera da più parti giudicata non risolutiva – afferma il consigliere Alberto Ribolla – ora si torna alla reintroduzione dei birilli, a un costo triplo rispetto a prima. Le code non si sono mai risolte e le rotatorie hanno addirittura creato più ingorghi. Un fallimento». Ma il Comune chiarisce: «Nel 2022 il costo dell’appalto per la posa era di 50mila euro, solo la mattina. Il nuovo appalto, su cui pesa anche l’inflazione, è di 59 mila euro e comprende i birilli il pomeriggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA