Per i cigni e i pesci morti alla Trucca il colpevole è il botulino (causa caldo)

LA SPIEGAZIONE. Sono arrivati gli esiti degli esami condotti dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna e dalla Polizia provinciale.

È il botulino la causa della morte dei due cigni e degli esemplari di germani (15 in totale) e pesci trovati morti nel laghetto del Parco della Trucca nelle scorse settimane. Sono, infatti, arrivati gli esiti degli esami condotti sui cadaveri degli animali dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna e dalla Polizia provinciale. «Il botulino è un comune batterio della putrefazione diffuso in natura. Ma per svilupparsi richiede temperature elevate (superiori ai 25 °C), tessuti in decomposizione, in un ambiente privo di ossigeno e in cui c’è poco ricambio d’acqua», spiega l’assessore al Verde, Oriana Ruzzini che si è occupata della questione insieme al comandante della Polizia provinciale, Matteo Copia.

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Il caldo, quindi, nel caso degli animali morti alla Trucca è stata una delle cause scatenanti. «I focolai di botulino insorgono con più facilità con temperature elevate», puntualizza l’assessore. Ma anche il ristagno di acqua. Per scongiurare altri episodi - evitati già in parte grazie alle piogge degli ultimi giorni - già da giovedì sera i tecnici del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca si sono adoperati per introdurre nel lago un’immissione di acqua.

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Intervenuto sull’emergenza, ora l’assessorato al Verde pensa a come evitare futuri casi. «Lavoreremo per trovare una modalità di maggiore immissione di acqua nel laghetto e anche di ricambio. Possiamo ipotizzare una sorta di “zampillo”, come nel laghetto attiguo che permette all’acqua di non ristagnare. L’attenzione comunque resta alta così da intervenire subito in caso di altri focolai. Ringrazio la cittadinanza per le segnalazioni che ci sono state fatte in queste settimane in merito a questo episodio. Grazie all’aiuto di tutti possiamo garantire il benessere degli animali nella nostra città».

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