Omicidio di Sharon, più di sette ore in caserma per i genitori della 33enne uccisa a Terno

LE INDAGINI. Nel primo pomeriggio di martedì 20 agosto, intorno alle 14.30, si sono presentati in via delle Valli il papà Bruno Verzeni e la mamma di Sharon, la signora Maria Teresa.

I genitori di Sharon Verzeni, papà Bruno e mamma Maria Teresa, hanno lasciato intorno alle 22, dopo oltre sette ore, il comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, dove si erano recati intorno alle 14,30 di martedì 20 agosto per rispondere alle domande del Nucleo investigativo che indaga sull’omicidio della figlia di 33 anni avvenuto a Terno d’Isola nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Nel pomeriggio di lunedì sono stati sentiti a lungo dagli inquirenti anche la sorella Melody, il fratello Cristopher e il cognato Stefano Campana. Le piste nelle indagini restano tutte aperte e gli investigatori cercano di fare luce il più possibile su tutti i particolari che riguardano la vita della ragazza.

Si attendono intanto anche i risultati dei Ris sui reperti inviati dopo l’autopsia, sui coltelli sequestrati nelle prime perquisizioni e sui campioni di Dna prelevati a familiari, soccorritori e residenti della zona. Lungo anche il lavoro sulle riprese delle telecamere (54 solo quelle comunali), molte di scarsa qualità che devono essere migliorate grazie alle tecnologie a disposizione degli esperti in crimini violenti del Ros. Tra le tante immagini è di particolare interesse quella di una persona in bicicletta che passa in via Castegnate proprio nei momenti in cui Sharon viene aggredita e che potrebbe, se non essere l’assassino, aver visto o sentito qualcosa di estremamente utile alle indagini. «Chi sa parli» è l’appello di tutti.

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