
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 03 Aprile 2025
Nuovo Museo diocesano, il debutto il 27 settembre
IL CANTIERE. Allestito nell’antico Palazzo Episcopale in Città Alta, ospiterà dieci sale espositive con 60 capolavori d’arte. Grande festa d’inaugurazione.

Countdown per l’apertura del nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi in piazza Duomo, in Città Alta. Architetti, ingegneri, operai e restauratori lavorano febbrilmente nel cantiere che, avviato nella sua fase progettuale e di indagine nel 2018, dopo una battuta d’arresto nel periodo della pandemia si è dotato a fine 2022 di un dettagliato progetto esecutivo e ha ufficialmente dato inizio ai lavori a marzo 2023.
La festa il 27 settembre
La grande festa inaugurale, in programma il 27 settembre, tra spettacoli in piazza Duomo, ingressi gratuiti, visite guidate serali e la splendida pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto come ospite d’onore, cambierà per sempre la fisionomia storica e culturale del cuore di Città Alta, immobile da secoli.
In molti si chiederanno come sia stato possibile incastonare, tra la Cappella Colleoni e il Palazzo Episcopale edificato all’inizio del Novecento, un «contenitore» museale di 1600 mq ( 960 di spazi museali e 600 per aree di servizio) distribuiti su due piani, con dieci sale espositive che accoglieranno 60 capolavori d’arte. Perdura, infatti, l’equivoco che questo sarà il museo «dell’Aula Picta», mentre il nuovo allestimento occuperà gli spazi dell’antico Palazzo Episcopale, un luogo tutto da riscoprire perché mai aperto al pubblico, in quando destinato sin dalla sua edificazione nell’VIII secolo a dimora del Vescovo, in qualità di capo spirituale della diocesi, ma anche all’espletamento del suo ruolo civile giudiziario in qualità di conte della città, almeno finché Bergamo non diventò Comune. Si tratta dunque della musealizzazione di un «contenitore storico» identitario per la città, tenacemente sopravvissuto nei secoli a diversi progetti di demolizione.
Il conto alla rovescia
«Comincia finalmente il conto alla rovescia per l’apertura del nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi, che verrà inaugurato fra sei mesi con una grande festa dedicata alla città. Un progetto fortemente voluto dalla Diocesi di Bergamo e dal Vescovo Francesco Beschi per permettere a tutti di conoscere l’arte sacra bergamasca in uno spazio unico e di grande fascino – sottolinea Sabrina Penteriani, delegata vescovile per la Cultura e la Comunicazione Diocesi di Bergamo -. Il Museo Diocesano torna a casa, in quella che fu la sua prima sede negli anni ‘60, e si collega ad altri significativi luoghi che ruotano attorno alla piazza della Cattedrale, creando così un percorso museale lungo 1700 anni, in un viaggio tra capolavori di fede e arte dalla valenza anche pastorale. Una narrazione che non si limita ad esporre il patrimonio artistico, librario e documentario della Diocesi, ma che diviene esperienza relazionale per comprendere la Chiesa bergamasca di oggi». Si, perché per il Museo Diocesano si tratta in realtà di un ritorno alle origini, dato che nacque proprio in prossimità di questo luogo, nell’agosto del 1961, quando il vescovo Giuseppe Piazzi nominò monsignor Luigi Pagnoni primo direttore del museo, concedendogli cinque stanze dell’episcopio novecentesco per allestire una selezione di opere dalla ricca raccolta di monsignor Bernareggi (sarà poi il vescovo Gaddi a trasferire il museo nella Casa dell’Arciprete di via Donizetti, fino a quando, nel 2000, troverà casa a Palazzo Bassi Rathgeb in via Pignolo).
Tre sedi
Il nuovo Bernareggi sarà in realtà un complesso museale nel cuore della città, sviluppandosi nelle tre sedi del Palazzo Vescovile, dell’Antica Cattedrale e dell’ex oratorio di San Lupo, in un viaggio che accompagnerà i visitatori dal paleocristiano al contemporaneo. E il biglietto di ingresso includerà anche l’accesso al Battistero. «Si avvia alla conclusione un lungo lavoro di ripensamento delle modalità espositive del Museo Diocesano, avviato nel 2018 e che ha attraversato il tempo e la prova della pandemia – spiega Giuseppe Giovanelli, presidente Fondazione Adriano Bernareggi -. La realizzazione di questo nuovo percorso museale è stata possibile grazie alla cessione di Palazzo Bassi Rathgeb, precedente sede del Museo, con l’obiettivo di collocarlo in un luogo di grande visibilità che lo collega direttamente con altri luoghi di interesse per i visitatori di tutto il mondo. Il progetto vuole, allo stesso tempo, conservare e valorizzare il patrimonio artistico che dagli anni dell’episcopato di Adriano Bernareggi è stato accolto nel Museo, ma anche rendere visitabili alcuni luoghi poco conosciuti, che per molti potranno rappresentare una scoperta inattesa. La Fondazione Adriano Bernareggi gestirà il nuovo percorso museale ponendo un’attenzione particolare al più ampio coinvolgimento dell’intera comunità, per far vivere esperienze di vita attraverso il linguaggio della bellezza».
Il nuovo Museo Diocesano Adriano Bernareggi, dunque, è pronto per sperimentare nuove narrazioni di storia, arte e fede, cominciando la sua avventura proprio al volgere dell’episcopato di monsignor Francesco Beschi e nell’anno del Giubileo della Speranza.
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