«Nuovi stalli per moto? Difficile trovare spazio in Città Alta». E attenzione al rumore

IL FENOMENO. L’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo Marco Berlanda : «Ma non cambieremo le regole per l’accesso in Città Alta dei ciclomotori». La proposta: «Vorremmo dotare i vigili di dispositivi per i decibel».

La metafora è abusata, ma sempre valida: la coperta è quella che è, e se la si tira da un lato rischia di rimanere scoperto l’altro lato. Vale anche per i parcheggi: aumentare gli stalli per le moto, specie nelle zone centrali della città, può essere fatto solo diminuendo gli stalli per le auto, per una «questione di spazio». A fronte del boom a due ruote degli anni recenti (dal 2003 al 2023 il numero delle moto in città in proporzione ai residenti è cresciuto del 45%, mentre il tasso di motorizzazione delle auto si è ridotto del 2,2%), c’è una nuova «fame» di stalli che fatica a tenere il passo. «Ci sono stati alcuni aumenti recenti – rileva Marco Berlanda, assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, con riferimento ai nuovi posti ricavati lungo le Mura –, ma il problema di fondo è quello della scarsità di spazio sulle strade: se aggiungiamo spazi per i ciclomotori, dobbiamo sottrarre spazio ai posti per gli altri veicoli, e in particolare alle auto. È questo il vincolo che non permette di ampliare i posteggi». Potrebbe quindi cambiare qualcosa per salire in Città Alta? «Al momento – spiega Berlanda – non sono previste novità nelle regole per l’accesso in Città Alta dei ciclomotori».

L’assessore: «Ci sono stati alcuni aumenti recenti, ma il problema di fondo è quello della scarsità di spazio sulle strade: se aggiungiamo spazi per i ciclomotori, dobbiamo sottrarre spazio ai posti per gli altri veicoli, e in particolare alle auto»

I dati

Le ultime rilevazioni riferite al 2023 (dunque senza il centinaio di nuovi posti sulle Mura, realizzati a maggio) indicano che gli stalli per i ciclomotori in città sono 3.950. La mobilità è in continuo cambiamento: «Ormai i segmenti tradizionali, non solo in ambito automobilistico ma per tutte le tipologie di veicoli, sembrano essere più sfumati di un tempo – ragiona Berlanda –. È stata sicuramente rilevante l’esplosione dell’utilizzo del monopattino elettrico, che negli ultimi anni ha sostituito in parte l’utilizzo delle bici e delle moto. È un fenomeno in fortissima crescita, grazie anche alla disponibilità di tecnologia, che soddisfa in parte nuove esigenze di mobilità». In metafora, anche la mobilità... è mobile: «Si affacciano continuamente nuove esigenze, e magari tra due-tre anni avremo uno scenario ancora diverso o nuovo, così come rapida è stata la diffusione dei monopattini elettrici – prosegue Berlanda –. Non è facile fare previsioni a lungo termine, e vale anche per gli spazi dei posteggi. Obiettivamente, anche l’ente pubblico che deve pianificare il settore si trova in uno scenario complesso».

L’appello ai motociclisti: «Si eviti la classica sgasata o il rumore eccessivo, rispettiamo la sensibilità di tutti»

Le ultime rilevazioni riferite al 2023 (dunque senza il centinaio di nuovi posti sulle Mura, realizzati a maggio) indicano che gli stalli per i ciclomotori in città sono 3.950

Regole e rumore

«Nelle prossime settimane miglioreremo la segnaletica sui marciapiedi, in particolare per quanto riguarda i divieti: in alcune zone, il traffico pedonale è disturbato dai passaggi dei monopattini»

Tra l’altro, il boom dei monopattini ha portato a ricavare degli stalli anche per questi veicoli, e in particolare per quelli in sharing: spazi che magari, non ci fosse stato questo boom, sarebbero stati dedicati alle moto. «Sui monopattini, il tema urgente è il richiamo al rispetto delle regole della strada – rimarca Berlanda –. Nelle prossime settimane miglioreremo la segnaletica sui marciapiedi, in particolare per quanto riguarda i divieti: in alcune zone, il traffico pedonale è disturbato dai passaggi dei monopattini». Quanto alle moto, l’estate porta con sé un problema storico: quello del rumore. «Il fenomeno è noto soprattutto in Città Alta e in viale Vittorio Emanuele, ma non solo, ed è un fenomeno deprecabile – sottolinea l’assessore –. Il rumore che si produce è a volte insopportabile per i cittadini, specie nelle fasce orarie serali. Recentemente c’è stato un intervento della polizia locale per dei controlli legati al rumore, ed è stato efficace per dare un segnale . Sono anche io un motociclista, e ai motociclisti rivolgo un appello: si eviti la classica sgasata o il rumore eccessivo, rispettiamo la sensibilità di tutti. Stiamo ragionando sulla possibilità di dotare la polizia locale di dispositivi per la misurazione dei decibel: il nodo è legato all’omologazione degli strumenti, non facile da ottenere».

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