Moria di animali alla Trucca, «i valori dell’acqua sono nella norma»

LE ANALISI. Esclusa che la causa delle morti dei cigni e dei germani possa essere l’inquinamento dei laghetti.

«I valori delle analisi dell’acqua del laghetto della Trucca sono nella norma». Lo fa sapere l’assessore al Verde Oriana Ruzzini dopo averne ricevuta notizia dall’Arpa. Venerdì gli operatori dell’Arpa e della la polizia provinciale hanno prelevato dei campioni di acqua nel laghetto del parco dopo la morte dei due esemplari di cigni (settimana scorsa) e di 15 germani e diversi pesci a cavallo di Ferragosto.

Ipotesi di un’infezione batterica

«Il fatto che le acque siano pulite è un buon segno. Tra le ipotesi, quella di essere di fronte a infezioni batteriche che possono essere state trasmesse da animale ad animale», dice Ruzzini. La siccità di questi giorni ha infatti peggiorato il quadro. «In acqua stagnante, in cui c’è poco ossigeno anche a causa delle alte temperature di questo periodo, possono facilmente svilupparsi dei batteri che, però, non possono necessariamente interessare l’acqua, ma un animale che, a sua volta, lo trasmette agli altri», puntualizza l’assessore. «Alla luce dei risultati sull’indagine dell’acqua, ipotizzo che ci troviamo davanti a batteri o microrganismi che si trasmettono tra animali. Non ci troviamo di fronte a un caso di scarico tossico di veleni. E, non essendo acque né tossiche né infestate, non c’è rischio né per l’uomo né per altri animali che possono andare a bere l’acqua», puntualizza l’assessore.

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Si attende il risultato dell’autopsia

Quindi cosa è accaduto agli animali ? «La risposta definitiva ce la daranno i risultati delle autopsie sulle carcasse», ricorda Ruzzini. Lunedì, infatti, si saprà l’esito dell’autopsia sui due cigni. Esito che forse aiuterà a capire se le morti ravvicinate dei cigni e dei germani siano riconducibili alla stessa causa. Se si tratta di una malattia, un atto vandalico o un avvelenamento. Gli animali morti ora si trovano nella sede dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (in via Rovelli, a Bergamo) in attesa delle autopsie da parte dei tecnici. Sul caso stanno lavorando Comune e polizia provinciale, che ha la competenza sulla fauna selvatica.

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