Morana e Tapia, il deb e il veterano: Bergamo sogna ai Mondiali in Giappone

ATLETICA PARALIMPICA. Davide, 30 anni, è al debutto nella kermesse iridata in programma dal 17 al 25 maggio a Kobe. Tetramputato, sarà in gara nei 100 e nei 400. Oney, 47 anni, punta alla medaglia nel disco e nel peso.

Un bergamasco adottato dalla velocità, all’esordio. Uno pronto a far volare di nuovo la pedana dei lanci, per sognare ancora. Davide Bartolo Morana, il debuttante, e Oney Tapia, il veterano, sono i due diamanti su cui Bergamo punta ai Mondiali di atletica paralimpica a Kobe, in Giappone, in programma dal 17 al 25 maggio.

Davide, 30 anni, siciliano d’origine, bergamasco d’importazione con sede di allenamento al campo «Putti», è al debutto in una kermesse iridata. Tetramputato dal 2018 per una meningite fulminante, Morana sarà in gara nei 100 e nei 400 metri nella categoria T62. «Il sogno è quello di migliorare i miei primati personali (attualmente 11”66 e 59”13, ndr). Per una medaglia so che è quasi impossibile: la vera vittoria è riuscire a far vedere quello che valgo», ha detto Davide, pronto a lanciarsi verso le Paralimpiadi di Parigi ’24.

In Giappone ci sarà anche Oney Tapia, 47 anni, lanciatore italocubano delle Fiamme Azzurre con base a Sotto il Monte. Rientrato negli ultimi mesi dopo un anno di stop, i suoi primati stagionali di 43 metri e 3 centimetri nel disco e di 13,03 nel peso (F11, disabilità visiva) autorizzano sogni di gloria: una medaglia sancirebbe il ritorno a livelli d’eccellenza. Per lui esordio il 20 maggio (alle 10,45 ora italiana) e secondo appuntamento nella notte del 23.

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