Michelino, limone gentile alla conquista di Procida

IL LIBRO. Alessandro Grazioli di Torre Boldone è l’autore: «Richiamo l’importanza di custodire la memoriadi legami e affetti».

Un piccolo limone di nome Michelino, un medico, un pescatore, una mamma e un comandante di navi. Sono questi i protagonisti, tutti da scoprire nelle loro storie, del libro per bambini che è valsa la candidatura al bergamasco Alessandro Grazioli alla rosa finale del Premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante, sezione Kids. Il Premio è nato nel 1986, dopo pochi mesi dalla scomparsa della scrittrice, proprio in virtù del fatto che sull’isola la scrittrice aveva ambientato il suo libro più famoso, «L’Isola di Arturo». Nel corso del tempo il premio si è arricchito di nuove sezione e, dall’anno scorso, si è arricchito di quella Kids, dedicata alla narrativa rivolta ai piccoli lettori. Il libro di Grazioli, 24 pagine sapientemente illustrate da Anna Formaggio, scelto dalla giuria «per aver brillato per originalità e creatività», propone ai piccoli lettori, ma non solo, uno spunto di riflessione leggero e profondo al tempo stesso su tutta una serie di tematiche, dalla memoria del nostro passato alla comunicazione tra le generazioni, ma soprattutto sul delicato tema della memoria dei defunti e dunque della morte.

«Michelino è un piccolo limone a cui nonno limone racconta la storia di quattro procidani, un medico, un pescatore, una mamma e un comandante di navi che, con la loro unicità, hanno lasciato delle tracce permanenti d’amore che, ancor oggi, sono sperimentabili sull’Isola di Procida»

«Michelino è un piccolo limone a cui nonno limone racconta la storia di quattro procidani, un medico, un pescatore, una mamma e un comandante di navi che, con la loro unicità, hanno lasciato delle tracce permanenti d’amore che, ancor oggi, sono sperimentabili sull’Isola di Procida», spiega Alessandro Grazioli che a livello professionale si occupa di assicurazioni, ma nel cuore e nella penna ha una grande passione per la scrittura. Non solo, Grazioli grazie alla scrittura e ai suoi libri pensati per i più piccoli, vuole dare il suo contributo a quello che è il tema della gentilezza che può essere perseguita in tutti i momenti e in tutti gli aspetti della vita.

A questo proposito va detto che Grazioli ha dato vita all’associazione di promozione sociale, attiva a livello nazionale, «Torre Gentile» e per il suo comune, Torre Boldone, ha ricoperto nella passata amministrazione il ruolo di assessore alla Gentilezza. Grazioli ha al suo attivo una serie di pubblicazioni in cui il filo rosso è proprio quello della gentilezza: «Con questo libro voglio richiamare l’attenzione sul fatto che il più grande gesto di gentilezza è quello di ricordare le persone che ci hanno donato amore durante l’infanzia – ha sottolineato l’autore -. Bisogna in tutti i modi custodire in modo prezioso la memoria dei legami familiari e affettivi, i nostri ricordi più intimi. Questi legami non s’interrompono mai, neanche con la morte delle persone che amiamo. La memoria è come un diario, sfogliandolo possiamo ricordarci a chi dire grazie per ciò che siamo. Non bisogna poi censurare il tema della morte perché è una dimensione della vita, ma accompagnare i bambini che, proprio da piccoli, iniziano a fare domande sul senso della vita. Non dimenticare chi ci ha dato amore – ribadisce Grazioli - è uno dei più grandi atti di gentilezza verso la stessa esistenza».

La storia di Michelino, il cui finale è ambientato a New York, è già stata presentata da Grazioli in anteprima oltreoceano con un’intervista radiofonica nel corso del programma «Ciao Tony Show», in onda su ICN Radio di New York. La proclamazione del vincitore del Premio Procida è attesa per il 27 settembre.

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