Lonno, furto in chiesa: via oli sacri e due reliquie. Tabernacolo danneggiato

NEMBRO. È successo martedì 6 febbraio. Il giorno dopo trovati sul sentiero i contenitori dei pezzi rubati. Sconcerto in paese.

Due oli sacri e due piccole reliquie sottratte, in aggiunta al danneggiamento del tabernacolo e di una statuetta. È questo il bilancio del furto sacrilego avvenuto nei giorni scorsi nella chiesa parrocchiale di Lonno, frazione del Comune di Nembro.

Un gesto che, pur non avendo provocato un danno ingente dal punto di vista economico, ha scosso profondamente la piccola comunità. Il parroco don Roberto Zanini martedì pomeriggio si è accorto che il tabernacolo era stato danneggiato e la tovaglia posta dinanzi ad esso era stata spostata rispetto alla sua solita posizione. Alcune parti della struttura in cemento ai lati del tabernacolo erano state danneggiate e si trovavano sbriciolate a terra. «C’era anche un rampino a tre punte staccato da una statuetta – spiega don Zanini –. Probabilmente è stato usato come supporto per tentare di scassinare il tabernacolo». Il tentativo di rubare l’eucaristia, tuttavia, non è stato completato.

Mercoledì un collaboratore della parrocchia, durante una passeggiata, ha trovato poi altri oggetti sottratti dalla chiesa all’inizio del sentiero che da Lonno sale verso lo Zuccarello. «Sono stati ritrovati la custodia di pelle che fa da contenitore degli oli sacri e due piccole teche, una con il vetro e una senza – prosegue il parroco –. Abbiamo infatti scoperto che erano stati rubati anche l’olio dei catecumeni e l’olio del crisma, mentre è rimasto quello degli infermi».

Le due teche contenevano invece delle piccole reliquie, che si trovavano alla base dei busti dei Papi, collocati sempre sull’altare. «Nel medaglione collocato sulla superficie del busto sono contenute delle piccolissime reliquie: due di queste quattro sono state rubate. Si tratta di un ossicino e di un pezzettino di stoffa di un abito».

Un testimone

Il parroco ha deciso di non sporgere denuncia ai Carabinieri per il furto. «Il valore economico è molto limitato, ma si tratta di un sacrilegio». Una signora del posto ha riferito di aver visto direttamente la persona che potrebbe essere stata responsabile del gesto. «Martedì pomeriggio, tra le 14,30 e le 15, una signora, entrando in chiesa, ha visto un giovane che scendeva dall’altare. Si trattava di un ragazzo alto, magro, con i capelli scuri; indossava una felpa o un giaccone. Quando si è accorto della presenza in chiesa della signora è sceso dall’altare, si è messo il cappuccio in testa e si è recato davanti all’altare della Madonna, fingendo probabilmente di pregare, pochi istanti dopo è uscito». La signora inizialmente non si è preoccupata. «Capita che qualcuno salga sull’altare per vedere da vicino le tele, quindi non ha subito dato l’allarme». La vicinanza della comunità alla parrocchia si è fatta sentire anche in questa occasione. «Sin da subito – conclude don Zanini – i volontari sono intervenuti per sistemare, per quanto possibile, il danno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA