L a prima giornata di Serie A, anche se non coincide con l’effettivo calcio d’inizio della stagione, ha sempre un sapore speciale. Farlo nel tardo pomeriggio di un lunedì agostano del Salento, nel quale ci si immaginerebbe piuttosto in spiaggia coi piedi ammollo o con un bicchiere in mano durante un aperitivo al calar del sole, lo renderà ancora più unico. Per tutto quello che vedremo in campo, e che non farà pensare agli ipotetici soggiorni pugliesi, ecco un paio di cose sul Lecce-Atalanta, 1° giornata della Serie A 2024/25.
Previsioni tattiche
Sulla fase di possesso del Lecce è possibile definire ancora poco, avendo affrontato nell’unica gara ufficiale il Mantova di Possanzini – impostazione di gioco molto simile al Brighton di De Zerbi -, molto lontano nella gestione senza palla rispetto all’Atalanta.
Qualche indicazione utile a prescindere nel valutare le scelte prese dai nerazzurri quando saranno i salentini a manovrare: Kialonda Gaspar - centrale di destra che, sostituendo numericamente Pongracic, tornerà a far scalare Baschirotto sul centrosinistra della difesa a 4 – è il più battezzabile in fase di impostazione, dove è dominante se può condurre palla al piede ma molto meno al momento di scegliere ed eseguire lo scarico; la coppia mediana è formata da due palleggiatori naturali (Ramadani-Pierret), molto vicini in fase di risalita del pallone (dinamiche simili al Verratti-Jorginho 2021, quando la qualità associativa nello stretto compensava il ridotto atletismo) e capaci di ribaltare il fronte con cambi gioco di lunga gittata; Gotti ricerca il vantaggio nell’ultimo terzo di campo o con isolamenti sulle catene laterali (Banda in particolare) o col riciclo di una seconda palla, generato dall’avere almeno un paio di bersagli affidabili per il gioco aereo (Krstovic, molto più efficace se servito sul corpo che non palla a terra, e Tete Morente, esterno offensivo molto fisico e intenso nelle due fasi).