
(Foto di Archivio)
Minacce da otto anni, continui insulti e vessazioni nei confronti di una donna residente nella Bassa Bergamasca. Un legame difficile da chiudere e un uomo violento che ora è stato arrestato dai carabinieri. L’ultimo episodio i primi di maggio.
I carabinieri hanno arrestato con l’accusa di stalking un 47enne italiano e residente a Brescia. Nella tarda serata del 3 maggio scorso, l’uomo si è presentato davanti all’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna, una 53enne residente nella Bassa Bergamasca: dal pianerottolo la minacciava e insultava, sia a voce sia attraverso l’invio di messaggi vocali in segreteria telefonica.
L’uomo ha raggiunto il pianerottolo dell’abitazione perché aveva ancora con sé le chiavi del portone condominiale, mai restituite alla donna che, chiusa in casa e molto scossa dalle minacce, ha contattato i carabinieri. Una pattuglia dei carabinieri della Stazione di Martinengo, allertata dall’operatore della Centrale operativa della Compagnia dei Carabinieri di Treviglio, è così intervenuta e ha rintracciato l’uomo sdraiato sul pianerottolo e sotto l’effetto dell’alcol. L’uomo è stato trasferito alla stazione dei Carabinieri di Urgnano dove è stato arrestato e poi portato in carcere a Bergamo.
La donna aveva già denunciato l’ex circa 8 anni fa, quando si era recata al pronto soccorso dopo un’aggressione: ai tempi i due convivevano nel Bresciano. Anche in quel caso l’uomo era sotto l’effetto dell’alcol e dopo le minacce la vittima aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale, poi però proseguita a causa delle insistenze dell’uomo. Nel mese di maggio 2023, a seguito dell’ennesimo litigio, la donna aveva deciso nuovamente di terminare la relazione: continue le vessazioni dell’uomo per riallacciare il legame. «La vittima, intimorita dall’atteggiamento ossessivo e aggressivo dell’ex compagno che non ha mai perso occasione per minacciarla di morte e insultarla, temendo per la propria incolumità, lo assecondava» raccontano i carabinieri.
Forze dell’ordine a cui la donna si è rivolta anche alla fine del mese di marzo 2024, quando la vittima si è presentata dai carabinieri di Urgnano, raccontando nei dettagli anni e anni di minacce fino a descrivere minuziosamente anche i numerosi atti persecutori subiti. Già in quell’occasione l’uomo era stato denunciato e sottoposto a «divieto di avvicinamento alla persona offesa e all’obbligo di dimora presso il comune di residenza».
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