L’ Atalanta insegue un’impresa riuscita nove volte nella storia della Coppa Italia: ribaltare nel ritorno un ko subito nel primo round della semifinale. Stasera i nerazzurri partono dal -1 con la Fiorentina: per raggiungere la sesta finale della propria storia dovranno vincere con due gol di scarto. Hanno perso 1-0 all’andata, ma un risultato del genere è migliore di un tempo, ora che non c’è la regola dei gol in trasferta: è la prima volta che l’Atalanta affronta una semifinale con il meccanismo attuale, visto che nel 2020/21, quando sfidò il Napoli, le reti fuori casa valevano ancora doppio. La Coppa Italia propone ininterrottamente la formula delle semifinali con andata e ritorno dal 1978/79: prima il penultimo atto non si giocava nemmeno (sostituito dai gironi), oppure era in gara secca. In quarantacinque edizioni con questo meccanismo, le semifinali sono state complessivamente novanta e solo in nove occasioni è successo che chi avesse perso all’andata riuscisse a fare centro al ritorno, in quattro casi con l’aiuto della regola dei gol in trasferta. Tutte le remuntade sono arrivate dopo un ko di misura all’andata: nessuno è mai risalito da un -2. Solo due volte il ribaltone è stato centrato da chi ha giocato il ritorno fuori casa. Tre volte chi ha rimontato ha poi vinto il trofeo.
Per primo il Toro
Il Napoli è l’unica a essere riuscita due volte nell’impresa: le altre squadre sono Torino, Verona, Sampdoria, Parma, Roma, Fiorentina e Juventus. L’Udinese è l’unica a essersi fatta ribaltare in due occasioni. Il primo caso fu nel 1981/82: Samp-Torino 2-1 a Genova, con gol nel finale del granata Bertoneri, decisivo grazie all’1-0 piemontese del ritorno. Toro avanti avendo segnato un gol in più fuori casa. Ma beffato per quel motivo l’anno dopo, sul campo amico: 1-0 sul campo del Verona nel primo round, 2-1 scaligero a Torino, ribaltando proprio anche l’esito della seconda partita, visto l’iniziale 1-0 torinista.