L’Atalanta batte l’Udinese e sale in zona Champions League, dove mancava da parecchio tempo. Il periodo è ricco di entusiasmo e non soltanto per i risultati, che stanno arrivando con continuità, ma per le sensazioni che la squadra restituisce ai tifosi dopo il fischio finale: un gruppo in crescita, in costante miglioramento, che deve ancora mostrare di cosa è capace, mostrare il suo massimo potenziale. Soprattutto in attacco: la sensazione è che Gasperini abbia a disposizione il miglior reparto offensivo tra le squadre in corsa per partecipare alla più importante delle competizioni europee per club. La Champions League, appunto. Ci siamo richiesti: è davvero così? Nell’hub statistico ci occupiamo delle prestazioni dei singoli, così abbiamo deciso di raccogliere i dati degli attaccanti con almeno 10 partite giocate e un totale di 500 minuti in campo tra Atalanta, Bologna, Fiorentina, Lazio, Roma e Napoli, per capire punti di forza e di debolezza di ogni reparto offensivo.
Non sono quindi inseriti tutti i giocatori, per mantenere i dati - riportati in media ogni novanta minuti giocati - in una cornice di minutaggio adatta al confronto tra singoli appartenenti a squadre differenti. Quindi non troverete Miranchuk e Muriel, per quanto riguarda l’Atalanta, ma soltanto Scamacca, De Ketelaere e Lookman.
Quando si parla di attaccanti non si può che partire da gol e assist, che qui abbiniamo a xA (Expected Assist) e xG (Expected Gol). E ci sono subito delle buone notizie per l’Atalanta, perché è Charles De Ketelaere a guidare la classifica degli xA, con Lookman al quinto posto e Scamacca decimo. Nel dato concreto (gli assist) solo Dybala supera il belga dell’Atalanta, mentre il nigeriano numero undici resta al quinto posto e il centravanti arrivato dal West Han guadagna tre posizioni.
Un’Atalanta senza dubbio protagonista, come nella classifica degli xG: solo Osimhen, stella del Napoli campione d’Italia, supera Scamacca e Lookman. Qui De Ketelaere è più indietro, ma non è questo il suo compito principale. Attenzione però alla media dei gol segnati ogni novanta minuti, perché qui è proprio Scamacca a fare meglio di Lookman, con Osimhem che scende in seconda posizione e il solito Lookman a chiudere il podio.
Troviamo giocatori dell’Atalanta nelle prime posizioni anche nella classifica dei duelli, con una sorpresa: è De Ketelaere l’attaccante nerazzurro che ne affronta di più ogni novanta minuti, anche se Scamacca è poco lontano. I nerazzurri, rispetto a rivali come Kvaratskhelia, Politano e Orsolini pagano nella percentuale di successo, decisamente inferiore.
Le buone notizie arrivano dai dribbling: pur tentandone pochi, se confrontato con i concorrenti, è Scamacca ad aver - nettamente - la miglior percentuale di successo in questo fondamentale offensivo. Più indietro De Ketelaere e Lookman, con un numero di tentativi maggiore.
E nella partecipazione al gioco di squadra, cosa va segnalato? In particolare il fatto che gli attaccanti dell’Atalanta siano cercati meno rispetto a quelli delle altre squadre, portando quindi un contributo meno evidente alla costruzione della manovra. Recupera De Ketelaere piazzandosi al terzo posto nella classifica dei passaggi completati verso l’area di rigore avversaria, mentre può far sorridere il numero di tocchi in area: qui Lookman è secondo, Scamacca quarto, De Ketelaere quinto.
I dati mostrano come nella maggior parte delle classifiche offensive ci siano giocatori dell’Atalanta nelle primissime posizioni, isolando le squadre che lottano per qualificarsi alla prossima Champions League. Sono le premesse su cui il reparto d’attacco è stato costruito durante i mesi estivi: tanti giocatori con caratteristiche differenti, per adattarsi ad avversari e momenti della partita o della stagione. Fin qui, questo reparto così completo sulla carta è stato limitato dai problemi fisici: la storia di El Bilal Touré la conosciamo, senza dimenticare l’impossibilità per Scamacca di entrare in condizione e giocare da titolare con continuità e gli acciacchi di De Ketelaere. È quel potenziale inespresso che può far la differenza negli ultimi quattro mesi della stagione.