L’ Europa, un sogno indimenticabile per il Cagliari che proprio in questi giorni ricorda i 30 anni della storica semifinale di Coppa Uefa persa con l’Inter nella primavera del 1994. Una cavalcata incredibile in quella che rimane l’ultima presenza degli isolani in una competizione europea dopo la Coppa Campioni del 1970-71 (eliminati agli ottavi dall’Atletico Madrid, poi semifinalista) e la Coppa Uefa del 1972-73, quando vennero buttati fuori da una futura conoscenza dell’Atalanta, i greci dell’Olimpiacos. Se nel novero ci mettiamo anche la Coppa delle Fiere, antesignana della Uefa, ora Europa League, va segnalata anche l’eliminazione nei sedicesimi dell’edizione 1969-70 per mano dei tedeschi dell’est del Carl Zeiss Jena. Ma torniamo a 30 anni orsono, a una qualificazione europea frutto di una stagione maiuscola chiusa al sesto posto, l’ultimo disponibile e a un solo punto di distanza da Sampdoria e Atalanta, con i blucerchiati superati all’ultima giornata. Sulla panchina nerazzurra c’è Marcello Lippi che a fine campionato va al Napoli: lo sostituisce Francesco Guidolin e come finisce è cosa arcinota. Il Cagliari è invece allenato da sor Carletto Mazzone che dopo aver conquistato l’Europa torna a casa ad allenare la Roma: il suo posto viene preso da Gigi Radice, il tecnico dell’ultimo scudetto del Torino, anno di grazia 1976, più che storico pure quello. Per un curioso segno del destino in quel campionato 1993-94 Atalanta e Cagliari s’incrociano alla prima giornata sul campo neutro di Bologna, secondo turno da scontare di una squalifica retaggio di un infuocato derby perso 2-0 a Brescia e che di fatto viene spalmata su due stagioni. Il primo costa la possibile qualificazione Uefa al posto degli isolani, visto che a maggio 1993 i nerazzurri perdono sorprendentemente al Dall’Ara contro un Genoa a caccia di punti salvezza: quelli strappati alla squadra di Lippi si rivelano fondamentali.