L’accesso alle cure dei medici di base: «Fragili da tutelare»

ISOLA. Parlano i sindaci dell’Isola dopo l’«assalto» di giovedì 24 ottobre ai nuovi posti.

È ancora acceso il dibattito nell’ambito di Capriate, Brembate, Bottanuco e Filago sulla difficoltà per molti dei residenti di vedersi assegnato un medico di base.

Dopo i 2.245 posti assegnati giovedì 24 ottobre a due nuovi medici che hanno preso servizio a Brembate e Capriate, rimangono 4.295 «orfani». Fra loro molti fragili, soprattutto anziani, che mercoledì, in fila davanti a municipi e farmacia, sono stati «battuti sul tempo» da coloro che, invece, hanno utilizzato gli strumenti online messi a disposizione dall’Asst Bergamo Ovest.

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Uno «slot» per i fragili

Dei 4.295 «orfani», secondo il sindaco di Bottanuco Rossano Pirola, circa duemila si trovano nel suo paese. Il primo cittadino sposa la linea dei suoi due omologhi di Capriate, Cristiano Esposito, e Brembate, Luca Rosa: creare uno «slot» dedicato esclusivamente ad anziani over 75, malati cronici e altri portatori di fragilità, a cui dare la priorità nell’assegnazione del medico. Strada però già definita impraticabile dall’Asst Bergamo Ovest, a fronte di un «diritto di equità che deve essere garantito: non è possibile dare priorità ad una o ad altra soluzione o fare accessi differenziati».

«Servono nuove soluzioni»

«Non si vuole accusare nessuno – afferma Pirola – ma non si può parlare di equità se già sappiamo che alcuni, certi strumenti, non li sapranno usare. Serve impegnarsi per trovare altre soluzioni».

Nel frattempo, comunque, il primo cittadino sta cercando di promuovere l’apertura nel proprio paese di un Amt (ambulatorio medico temporaneo): «Alla direzione del nostro ambito – rivela – abbiamo mostrato un locale in via Papa Giovanni che siamo pronti a dare in comodato d’uso gratuito per attività ambulatoriale. Speriamo che venga ritenuto idoneo e che qualche medico decida di venire a esercitare qua».

«Lo Spid una priorità»

Sembra già certa invece l’apertura a Filago, a novembre, di un Amt in piazza Dante angolo via Finardi in cui eserciterà, per 12 ore a settimana, il medico in quiescenza Vincenzo Assanelli. «In questo modo, – afferma il sindaco Daniele Medici – contiamo di servire almeno una buona percentuale di anziani ancora senza dottore». Dal canto suo, invece, il sindaco di Filago non è sostenitore della necessità di creare un slot riservato ai fragili per l’assegnazione del medico: «Credo sia più necessario – conclude – impegnarsi affinché più persone possibili abbiano lo Spid, per svolgere online tutte le pratiche necessarie».

«Il nodo più grosso è di attrattività della professione. E non è solo una questione economica»

Quanto allo stabilire delle «priorità» nell’accesso ai posti, anche il segretario generale della Federazione dei medici di famiglia di Bergamo, Ivan Carrara, conferma che «non si può “quantificare” la fragilità: non ci sono parametri oggettivi e il diritto alla salute è di tutti».

Rimane però il tema di come evitare che la difficoltà ad accedere ad alcuni servizi riguardi proprio le fasce più deboli della popolazione. A far emergere con maggior forza la questione è la carenza di medici di medicina generale: «Il nodo più grosso è di attrattività della professione. Non è solo una questione economica, vanno favorite le aggregazioni tra professionisti. Laddove ci sono studi ben organizzati, i medici arrivano».

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