La settimana di Ferragosto dei carabinieri forestali. Tra funghi sequestrati, inquinamento e rischio incendi

I CONTROLLI. Ottanta servizi di pattugliamento per vigilare e garantire la corretta fruizione delle aree naturali, monitorando le attività commerciali correlate.

È stata una settimana di Ferragosto intensa per i dieci nuclei dei carabinieri forestali della provincia, coordinati dal gruppo di Bergamo. Ottanta servizi di pattugliamento, in auto, a piedi e in mountain bike, che hanno portato a centosettanta attività di controllo, con l’obiettivo di vigilare e garantire la corretta fruizione delle aree naturali e il monitoraggio delle attività economiche collegate.

Gli interventi

In particolare, i nuclei di Gandino e Gromo hanno accertato una vendita illecita di funghi, con furgone itinerante, in val Seriana. Al titolare sono stati sequestrati 20kg tra porcini e finferli, con sanzione da 1.032 euro.

I nuclei di Piazza Brembana e Costa Volpino sono intervenuti per alcuni attendamenti in aree non consentite o sprovvisti di autorizzazione, nei comuni di Roncobello, Riva di Solto e in generale nei pressi del fiume Serio, con sanzioni da 50 euro.

In val Cavallina sono stati sanzionati tre transiti con mezzi motorizzati, e non autorizzati, su strade agrosilvopastorali, mentre il nucleo di Gromo è ha contestato un illecito movimento di terreno, vincolato dal punto di vista idrogeologico, accertando eventuali abusi edilizi e paesaggistici.

Il nucleo di Curno è intervenuto per dei possibili inquinanti sversati nei fiumi Brembo e Serio: sono in corso le analisi dei campioni da parte dei tecnici Arpa.

Il rischio incendi

Ad Algua, in prossimità del bosco, gli agenti del nucleo di Sedrina hanno deferito una donna per incendio boschivo colposo, per aver abbandonato a terra ceneri non ancora completamente spente. L’incendio non si è propagato al bosco adiacente grazie all’immediato intervento dei vigili del fuoco.

La tutela degli animali

In val Brembana sono stati svolti controlli congiunti con il dipartimento veterinario di Ats, per monitorare la corretta gestione dei bovini nei pascoli in quota e la produzione di prodotti caseari, con ulteriori accertamenti in corso.

Costante, poi, l’attività di sorveglianza delle carcasse di cinghiale, essendo vettore della peste suina africana: dall’inizio dell’emergenza non è stata rilevata nessuna positività nella Bergamasca.

Controlli generali anche sui sentieri, ma anche della pesca nel Sebino e sul fiume Oglio, dove si è svolto un intervento per della legna accatastata in prossimità del fiume, a rischio in caso di ondate di piena.

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