Incidente ferroviario di Treviglio, erano quattro i carrelli travolti dal treno sui binari

LE INDAGINI. La scoperta dopo che la ferraglia aggrovigliata sotto la motrice del «Caravaggio» coinvolta nell’incidente di venerdì 22 marzo è stata ispezionata. Analoghe «macchine incavigliatrici» sono presenti a lato della linea: non tutte erano state rimosse a fine lavori.

In sé sembrerebbe un dettaglio, eppure rende ancora più grave quanto accaduto all’alba di venerdì 22 marzo nei pressi della stazione Ovest di Treviglio: il treno passeggeri 2212 non ha travolto solo un carrello per la manutenzione, perché sul binario ne erano stati dimenticati ben quattro, uno dietro l’altro, che il moderno «Caravaggio» ha tirato giù come fossero birilli, soltanto per miracolo – come ha raccontato il macchinista ai primi soccorritori – senza deragliare. Le quattro «macchine incavigliatrici», così infatti si chiamano tecnicamente, si sono schiacciate e incastrate sotto il locomotore del convoglio, accartocciandosi in un unico groviglio di lamiera e ferraglia gialla e nera.

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Rimosso dal personale di Trenord e dai Vigili del fuoco, l’apparecchio investito è stato ispezionato dalla polizia ferroviaria di Treviglio e Milano. Ed è emerso che di macchinari aggrovigliati ce n’erano ben quattro, non uno solo. Già uno avrebbe potuto far uscire il treno – partito da Bergamo alle 5 con a bordo 90 pendolari – dai binari.

Un rischio più consistente con quattro carrelli investiti: per fortuna, invece, il convoglio di Trenord è rimasto nella sua sede e, nonostante la lunga frenata (sono state calcolate diverse centinaia di metri), nessuno è rimasto ferito né l’incidente si è trasformato in tragedia (a poche decine di metri dal punto dell’impatto sorgono infatti alcune abitazioni). Per questo sono ancora da chiarire le responsabilità degli operai che, fino alle 5 di venerdì mattina, dunque un quarto d’ora prima dell’incidente, erano al lavoro sui binari: si tratta di operai della «Gefer Spa», al lavoro per conto della «Generale costruzioni ferroviarie Spa», cui Rete ferroviaria italiana aveva subappaltato i lavori sulla tratta, la cui gestione è infatti di competenza di Rfi (e non, per esempio, di Ferrovienord).

Di «incavigliatrici» accanto ai binari a monte della stazione di Treviglio Ovest se ne contano diverse, evidentemente via via utilizzate sui binari per avvitare i binari stessi alle traversine della ferrovia: si muovono con piccoli motori diesel, seguendo gli stessi binari, cui sono appoggiate. L’altra mattina, al termine dei lavori, quattro di queste devono essere state dimenticate dalla squadra di operai che si è allontanata a fine turno. Sono già stati sentiti dalla polizia ferroviaria. Non risultano al momento persone indagate per l’incidente. Ipotesi differenti al momento non sono contemplate.

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Dal canto suo, Trenord ha ringraziato il macchinista del treno numero 2212 per essere riuscito a tenere in linea – ovvero sulla rotaia – il convoglio nonostante il quadruplice impatto con le strumentazioni lasciate sui binari. Al vaglio della polizia ferroviaria ci sono invece le immagini della videosorveglianza interne ed esterne al treno, che avrebbero ripreso la dinamica dell’incidente: dinamica sulla quale non vi sarebbero comunque dubbi.

Le telecamere della stazione Ovest, invece, non avrebbero ripreso l’incidente ferroviario, perché accaduto a circa 400 metri di distanza dalle banchine. Rimosso nel pomeriggio di venerdì il treno grazie a un rimorchio (nell’impatto il convoglio ha rotto l’impianto frenante), anche la tratta è stata controllata per capire se i binari fossero stati danneggiati dall’impatto fra il treno e i macchinari, ma non sono emersi danni.

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