Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 01 Maggio 2024
In piazzale Alpini prende forma la recinzione della «discordia»
BERGAMO. La nuova struttura permanente da 800mila euro sarà finita entro maggio: dal 1° giugno partono le attività. Un solo candidato al bando.
I primi metri di recinzione sono stati posati in piazzale Alpini. E il dibattito già si scatena sui social, sul «mi piace» o meno del nuovo assetto «blindato» dello spazio pubblico. Non sarà più perimetrato dalle transenne temporanee posizionate in occasione delle stagioni dei concerti, ma da una recinzione permanente, opera da 800mila euro «extra Pop» (Piano delle opere pubbliche) voluta dalla Giunta Gori e approvata in Consiglio comunale non senza malumori all’interno della stessa maggioranza.
La perimetrazione dello spazio che si sviluppa dietro alla stazione dei bus e a pochi passi dalla stazione ferroviaria sta prendendo forma, «entro la fine del mese l’intervento sarà concluso – annuncia l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini –. Non solo la recinzione, anche la parte sul verde sarà terminata, sarà ricavata una grande aiuola».
Al bando di gestione una sola proposta
Un gioco a incastri, dato che il bando per la concessione di piazzale Alpini indica come data di inizio attività il 1° giugno 2024. L’avviso pubblico per assegnare lo spazio si è chiuso il 29 aprile, ultimo giorno per candidare proposte volte alla valorizzazione del piazzale animato dal 2020 dalla cooperativa DocServizi con il palinsesto Nxt Station. La proposta pervenuta è una sola, l’assessore alle Politiche giovanili Loredana Poli spiega che seguirà «la valutazione da parte della Commissione tecnica, sulla conformità».
Se congrua, l’operatore potrà utilizzare piazzale Alpini, «per lo svolgimento di attività culturali, ricreative, di pubblico spettacolo con somministrazione di alimenti e bevande e altre attività commerciali compatibili, per il periodo 1° giugno 2024-31 maggio 2027».
L’amministrazione comunale si è posta come obiettivo, per la consegna dell’area, gli ultimi giorni di maggio, così da poter consegnare piazzale Alpini al gestore qualche giorno dopo. I lavori per la recinzione sono partiti il 22 gennaio, gli operai stanno montando gli elementi in acciaio tra la stazione autolinee, viale Papa Giovanni XXIII, via Mai e l’istituto Vittorio Emanuele, potendo così chiudere completamente l’area in caso di eventi. Il progetto (messo a punto da CN10 architetti) prevede varchi girevoli per gli accessi e qualche angolo di verde in più con nuovi alberi e panchine.
Si posa la nuova recinzione di piazzale Alpini a Bergamo - Video. Video di www.bergamotv.it
La Doc Servizi lo ha gestito negli ultimi tre anni
E a cantiere in corso lo spazio è stato affidato, in continuità, a DocServizi. Era stata la cooperativa, insieme all’amministrazione comunale, a cercare di rilanciare l’area dopo la pandemia, con un denso palinsesto di eventi, soprattutto musicali. L’assessore Francesco Valesini ricorda i numeri registrati e le ragioni per la chiusura del piazzale: «Negli ultimi anni ha ospitato oltre 250mila persone, di cui oltre 100mila solo in un anno. Per consentire la fruizione della piazza erano state montate alcune strutture provvisorie, con la nuova perimetrazione si cerca di migliorare la qualità della recinzione, consentendo di poter proseguire con le attività di animazione».
E rispetto alle polemiche sollevate sulla chiusura definitiva della piazza, scelta che ha rischiato di spezzare la maggioranza in Aula al momento dell’approvazione della variazione di bilancio che finanziava l’opera, Valesini afferma: «Chi ha criticato questa scelta non ha mai portato idee alternative. Il modello di gestione sperimentato negli ultimi anni ha avuto effetti positivi su piazzale Alpini e lo dimostrano i numeri».
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