Immagini e poesia con ritmo, in città si parla di Street art

Attraversamenti urbani. Sabato 5 ottobre incontro con writers legato al progetto sull’arte muraria. Domenica lo spettacolo «Inumana».

Sarà un weekend (5 - 6 ottobre) impegnato quello che arriva per Molte Fedi sotto lo stesso cielo, la rassegna culturale delle Acli di Bergamo. Sabato alle 15 al Patronato San Vincenzo l’incontro performance «Attraversamenti urbani: arte in città» con la guida turistica Rosella Ferrari, il writer Paolo «Il Baro» Baraldi e Giovanni «Giovo Dust» Ravasio, mentre domenica alle 20.45 alla chiesa di Sant’Andrea lo spettacolo «Inumana» con Laura Silvia Battaglia, giornalista e musicista, e Rossella Spinosa, pianista.

«Sono due eventi di origine e matrice radicalmente diversa – afferma Francesco Mazzucotelli, coordinatore della rassegna -. L’incontro performance di sabato pomeriggio ha l’obiettivo di fare il punto sull’arte muraria dalla preistoria alla modernità a partire dalla città di Bergamo. La giornata sarà divisa in tre fasi: si comincia alle 15 al Patronato San Vincenzo, dove “Il Baro” e Rosella presenteranno, in circa 45 minuti, una cronistoria dei graffiti, dai segni rupestri fino ai moderni throw up che vediamo oggi sui muri delle città. Durante questo tempo, alcuni giovani writer, già collaboratori de “Il Baro”, realizzeranno graffiti dal vivo, mostrando come nascono le opere, partendo da zero». Dopo questa introduzione, i partecipanti si sposteranno lungo via Gavazzeni verso il viadotto di Boccaleone. «Lungo il percorso, - spiega Mazzucotelli - si potranno osservare graffiti storici, alcuni risalenti al 2001, legati al corteo di Genova, e altri con significati diversi, come il grande graffito dell’Atalanta. Infine, al viadotto di Boccaleone, vedremo una combinazione di graffiti illegali e istituzionalizzati, ma tutti con un profondo significato. Infine, chiuderemo la giornata con una sessione di poetry slam rap, in cui le tematiche discusse durante la giornata verranno riportate in chiave rap, altra colonna portante della cultura hip hop».

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Domenica invece sarà un momento di memoria che si fa presente e futuro: «La situazione internazionale di questi giorni è estremamente critica - osserva il coordinatore della rassegna - . Ad un anno dal 7 ottobre vorremmo affidare al linguaggio dell’arte un momento di riflessione e commemorazione. Inumana è un melologo per voce e pianoforte che, raccontando la guerra in Medio Oriente, narra in realtà la guerra in tutta la sua brutalità, in tutta la sua – appunto – inumanità. Lo spettacolo è ambientato nei tunnel di Gaza in cui prendono corpo e parole vittime e carnefici. Una storia di soldati, di donne e di bambini che vuole tenerci gli occhi aperti su quanto sta accadendo per non dimenticare non solo il passato ma soprattutto il presente». Entrambi gli eventi sono sold out.

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