Il vescovo nella solennità dell’Assunzione: «Tendiamo la mano a chi soffre e a chi si sente solo»

Nella basilica di Santa Maria Maggiore, in Città Alta, il vescovo monsignor Francesco Beschi ha presieduto la celebrazione della Messa nella solennità dell’Assunzione di Maria.

Il saluto del Priore don Gilberto Sessantini ha sottolineato la bellezza della basilica che ha definito come «un pezzo di cielo in terra». Il vescovo ha invitato nell’omelia a sollevare lo sguardo per ammirare ciò che l’arte racconta in immagini sull’Assunzione.

«Ci viene rappresentato questo sollevamento dell’anima e del corpo della Madre di Gesù. Desideriamo tutti nella vita sentirci sollevati e questo ci muove alla riconoscenza che deve diventare testimonianza viva nel sollevare chi si sente schiacciato e umiliato. Tendiamo la mano a chi soffre, a chi si sente solo, a chi è malato, a chi vive dietro le sbarre di una cella, a chi è oppresso dalla guerra».

Nella basilica gremita di fedeli, molti i turisti e, nei banchi ai piedi dell’altare, anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale e del Consiglio della Fondazione Mia.

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