Il Venezia, l’Atalanta e quell’incredibile finale del 1942, tra scudetti, salvezze e venti di guerra

storia. La storia di Dino Nikpalj

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C on i se e i ma non si fa poco o nulla, ma classifica alla mano quei due punti in più o in meno alla fine avrebbero fatto la differenza: il Venezia non avrebbe vinto lo scudetto (eh, già…) ma si sarebbe comunque piazzato a due soli punti dalla Roma e in quell’incredibile finale della stagione 1941-42 qualcosa magari sarebbe potuto cambiare. L’Atalanta per contro sarebbe sicuramente retrocessa in B visto che aveva chiuso la stagione a quota 24 punti a pari merito con il Livorno, solo uno in più di quel Napoli scivolato in B. Ai tempi il Venezia era decisamente fedele alla linea: dal 1934 la sua denominazione ufficiale era diventata “Associazione fascista calcio Venezia”, tanto per non sbagliare. Non era la prima e non sarebbe stata l’ultima visto che dal 1907 in poi (sì, l’anno di nascita è lo stesso dell’Atalanta) l’ha cambiata innumerevoli volte, compreso quel VeneziaMestre del 1987 che fa tanto stazione ferroviaria e lasciato come eredità nei tradizionali colori neroverdi quel pizzico di arancione che fu della Mestrina. Che ora si chiama Mestre e milita in serie D proprio con quei colori, detto tra parentesi. Sempre con le medesime modalità va ricordato che in realtà i primi a giocare a calcio a Venezia (tra le calli) sono stati quelli della Reyer, storico sodalizio cittadino nato nel 1872 per la ginnastica e oggi in auge nel basket. Colori granata e oro, leone di San Marco come stemma, più venexian di così… La sua sezione calcistica nasce nel 1904 e tre anni dopo si fonde con gli omologhi della Ginnastica Marziale: la storia del Venezia calcio così come la conosciamo nasce qui ed è arrivata ai giorni nostri tra fusioni, scissioni, divorzi, fallimenti e ripartenze. L’ultimo cambio in corsa è del 2016, Venezia Fc: l’anno prima si era riformata come società dilettantistica, era ripartita dalla serie D ottenendo pure il riconoscimento della tradizione sportiva. In sostanza sono loro gli eredi del sodalizio di 117 anni fa, con buona pace di chi ha sostenuto il contrario facendo nascere altre squadre delle quali però si sono perse le tracce nelle categorie amatoriali venete.