Il tribunale dei minori blocca il rimpatrio degli orfani ucraini che restano a Bergamo

Il tribunale dei minori di Brescia ha bloccato il rimpatrio di tutti i 57 orfani ucraini, bambini e adolescenti tra i 6 e i 16 anni, che si trovano nella Bergamasca dall’inizio del conflitto.

Il tribunale dei minori di Brescia ha confermato - con effetto immediato - l’affido dei minori ucraini ospitati nella Bergamasca ai Servizi sociali italiani «perché li mantengano collocati negli attuali luoghi di accoglienza», senza limiti temporali.

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Il decreto, emesso mercoledì 14 agosto, rileva che «come segnalato negli ultimi giorni dai tutori, dal ministero della Giustizia e dall’Unhcr, numerosi dei predetti minori, temendo per la propria incolumità in relazione al rientro in zone prossime al teatro delle operazioni belliche in fase di recrudescenza, hanno presentato alla competente commissione territoriale domanda di protezione internazionale e che è stato segnalato che anche diversi altri minori intendono presentare analoga istanza».

Dunque, dice ancora il tribunale, «alla luce di tale fatto nuovo» è necessario «sospendere temporaneamente il rientro in Ucraina dei predetti minori onde consentire alla commissione di svolgere la propria istruttoria e assumere le decisioni del caso in relazione alle richieste presentate dai minori».

Il tribunale evidenzia inoltre che «il rientro debba essere sospeso rispetto a tutti i minori in quanto gli stessi, sin dal loro arrivo in Italia, costituiscono un gruppo sostanzialmente unitario, rappresentato da un’unica responsabile e quindi non divisibile».

La posizione del Comune di Pontida

Il Comune di Pontida ha voluto precisare la sua posizione riguardo al rimpatrio dei minori ucraini.«Nelle ultime ore abbiamo appreso che presso la Questura di Bergamo sono state presentate numerose istanze di protezione internazionale da parte dei tutori italiani di alcuni minori ucraini presenti nel territorio bergamasco. Sebbene al momento non risultino istanze relative ai minori ospitati nel nostro territorio comunale, abbiamo recentemente appreso che il decreto emesso il 25 luglio 2024 dal Tribunale per i Minorenni di Brescia è stato revocato dallo stesso tribunale, in attesa di una verifica delle istanze presentate.Come amministrazione, restiamo in attesa delle necessarie verifiche da parte delle autorità competenti, certi che verrà presa la decisione più adeguata e sicura per garantire la protezione di questi ragazzi, che rimane la nostra priorità assoluta. Nel frattempo, i minori continueranno a ricevere l’assistenza che è stata loro garantita fino ad oggi».

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