Il prof. Caudano soffre per l’addio di Mirančuk. E una mail lo fa vacillare

storia. Il nuovo racconto di Stefano Corsi

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F ino a questa mattina, al professor Caudano le caldissime giornate e le notti tiepide che veleggiavano sulle colline di Langa non parevano un pericolo. Le trovava, anzi, belle, come fossero uscite da certe pagine di Pavese o di Fenoglio. Ma poco fa, mentre faceva colazione da Claudio, un produttore di vini discettava col barista stesso, maledicendo la calura afosa di gran parte delle ore. «La temperatura», spiegava, «regola tutti i processi fisiologici alla base della crescita e della fruttificazione delle piante. Per fortuna, la primavera è stata ricca di piogge, ma ora speriamo che questo caldo non provochi danni a livello cellulare ai tessuti delle piante, perché può succedere di tutto, dal blocco della fotosintesi alla disgregazione delle membrane»…