Il festival del folklore compie quarant’anni e riflette sulla pace

DUCATO DI PIAZZA PONTIDA. È l’edizione del centenario: ospiti 4 gruppi stranieri, tra cui uno ucraino. Morotti: «È bello averlo con noi». Si parte lunedì 19 agosto con la «Tosca».

Nel segno della pace e della tradizione, in un anno che porta con sé due anniversari «tondi», quello della 40a edizione nel centenario del Ducato. È carico di significati il Festival internazionale del Folklore e delle Tradizioni che aprirà i battenti martedì 20 agosto, con un prologo di lusso, la sera di lunedì 19 in piazza della Cittadella, teatro della rappresentazione della Tosca. Un’edizione «XL» in tutto e per tutto: XL come 40a edizione (in numeri romani), ma anche come «extra large» per il numero di eventi in programma.

Con la sfilata di Mezza Quaresima, il festival è l’appuntamento più importante organizzato dal Ducato di Piazza Pontida: nata 40 anni fa da un’idea del Comune nell’ambito di «Estate Vivi la tua Città» per celebrare Sant’Alessandro, quest’anno la kermesse ducale è stata inserita a pieno titolo nella programmazione allestita da Palazzo Frizzoni insieme alla Diocesi per la festa patronale. In verità lo è da sempre, ovvero da quando, una decina d’anni l’amministrazione e la Chiesa di Bergamo hanno deciso di organizzare insieme il cartellone delle iniziative religiose e culturali legate a Sant’Alessandro. Quest’anno lo è ancora di più, dato che tutti gli appuntamenti del festival organizzati in città fino al 26 agosto fanno parte della rassegna.

I gruppi

Quattro gruppi internazionali, da Ucraina, Francia, Albania e Messico, per un centinaio di artisti che si esibiranno per una settimana nelle piazze della città, a Oriocenter (ormai una seconda casa per il Ducato), e poi a Romano di Lombardia, Barzana, Covo, Pognano, Villa di Serio, Roncola, Valgreghentino e Serina. Insieme a loro il Ducato ha invitato al festival tutti i gruppi folcloristici locali. Ma l’attenzione quest’anno è sul gruppo ucraino proveniente da Uzhgorod, città al confine con Slovacchia e Ungheria. «Averli a Bergamo rappresenta un segnale di pace molto importante – spiega Mario Morotti, il duca Smiciatöt –. Non è stato facile farli arrivare per le problematiche legate alla guerra. Solo un mese fa ci è stato chiesto di considerare come provvisorio l’elenco dei ragazzi che facevano parte del gruppo, perché suscettibili di essere chiamati al fronte. Siamo oltremodo contenti di questa adesione, perché vogliamo lanciare un segnale di pace, nella speranza che un giorno non troppo lontano arrivi davvero, perché il mondo ne ha davvero bisogno».

La pace

Un festival di pace in un cartellone cittadino dedicato quest’anno al tema della giustizia; un binomio forte che riconosce a pieno titolo il ruolo del Ducato di Piazza Pontida, nell’anno del suo centenario di fondazione, all’interno di una festività che rappresenta un momento forte di condivisione sia per la comunità civile che religiosa. Di condivisione artistica si parlerà invece tra i gruppi folcloristici che prenderanno parte al festival: saranno loro, infatti, i veri protagonisti della kermesse: «I gruppi bergamaschi saranno tutti presenti – assicura Morotti –. Sarà un momento ideale per far conoscere il nostro folclore agli artisti stranieri che ci verranno a trovare, ma anche per incontrare tradizioni e usanze che arrivano da lontano». In questi quarant’anni di festival il Ducato di Piazza Pontida ha portato in città e nei paesi della provincia che ospitano gli spettacoli circa 150 gruppi stranieri per un totale di quasi 5mila giovani, «che hanno conosciuto e apprezzato Bergamo proprio grazie alle iniziative del Ducato», ha sottolineato Morotti.

A Scanzo per il Moscato

Per i gruppi locali il festival rappresenta anche un’occasione per proporsi al pubblico bergamasco: «Abbiamo bisogno che la gente torni ad avvicinarsi e ad apprezzare le proprie tradizioni, fatti di canti e balli, e questo è senz’altro il momento migliore – dice ancora il duca –. Dopo che il Covid ha azzerato tutto, le compagnie teatrali hanno saputo reagire e ora tutte le rassegne sono riprese a pieno regime e con una buona partecipazione. I gruppi folkloristici risentono ancora di qualche problema nella ripartenza. Il comitato provinciale e quello lombardo si stanno dando da fare, ma si fa più fatica, perché le attività di questi gruppi richiedono la partecipazione dei giovani, che però purtroppo mancano». Chiuso il festival, è già in programma un’altra giornata all’insegna del folclore, stavolta a Scanzo, domenica 8 settembre, quando i gruppi locali animeranno la giornata conclusiva della festa del Moscato.

Il programma

Otto giorni di spettacoli dal 19 agosto: il Festival internazionale del Folklore e delle Tradizioni del Ducato debutterà lunedì prossimo in piazza della Cittadella (ore 20.30) con la rappresentazione della Tosca di Puccini, con Renata Campanella nel ruolo di Tosca e Danilo Formaggia. L’orchestra Gianandrea Gavazzeni e il coro lirico del Ducato di Piazza Pontida saranno diretti dal maestro Antonio Brena per la regia di Mario Binetti. I costumi indossati dai protagonisti saranno esposti al pubblico presso il centro commerciale Oriocenter dal 2 al 18 agosto. Martedì 20 (ore 20.30 in sala Galmozzi) il «Salotto» del festival, incontro culturale durante il quale saranno presentati i gruppi stranieri. Mercoledì 21 agosto (ore 16) in piazza Pontida spettacolo di balli tradizionali «Töcc insèm a balà folk». Giovedì 22 agosto (ore 17) esibizione del gruppo folkloristico francese alla residenza Domitys Quarto Verde di via Pinamonte da Brembate. Venerdì 23 agosto (ore 11) ricevimento delle delegazioni dei gruppi da parte del sindaco di Bergamo a Palazzo Frizzoni. Alle 20.30 in piazza Vecchia spettacolo folkloristico in cui si esibiranno tutti i gruppi. Sabato 24 agosto il festival diventa itinerante. I gruppi stranieri raggiungeranno altrettanti comuni della nostra provincia a testimonianza del valore della comunicazione e dell’unità tra i popoli attraverso il folclore. Domenica 25 agosto alle 10.30 celebrazione della Messa in Duomo. Alle 16 un gruppo si esibirà in piazza Vecchia. Lunedì 26 agosto alle 12 incontro con le autorità civili e religiose sul sagrato del Duomo, mentre alle 16 la grande parata del folclore si snoderà da piazza Pontida a piazza Matteotti dove si terrà lo spettacolo più importante del festival. Alle 20.30 grande sbandierata dal quadriportico del Sentierone a piazza Pontida.

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