Il Campiello Giovani alla 18enne di Dalmine Giulia Arnoldi

LA VITTORIA . La diciottenne di Dalmine si aggiudica il premio con il suo racconto sulla Prima guerra mondiale. La giuria: «Orchestra sapientemente un crescendo di tensione narrativa ancorata a una vicenda bellica».

Viene da Dalmine, precisamente da Sforzatica Santa Maria, la vincitrice del Campiello Giovani, il concorso riservato ai ragazzi tra i 15 e i 21 anni organizzato dalla Fondazione «Il Campiello - Confindustria Veneto». È Giulia Arnoldi, 18 anni, fresca di diploma all’Isis Einaudi di Dalmine, indirizzo relazioni internazionali per il marketing.

La ragazza si è aggiudicata il premio grazie al suo racconto «Appena prima dell’ultimo accordo», con il quale lo scorso aprile era approdata alla finale del prestigioso premio letterario, giunto alla ventinovesima edizione. Il testo è stato scelto dalla Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni, tra i cinque racconti arrivati in finale.

Oltre a Giulia, la più giovane in gara, gli altri finalisti erano Sofia Aleandri (Monterotondo), Daniele Camagna (Rocca Sinisbalda), Francesco Maisto (Lodi) e Filippo Triolo (Salemi).

La vincitrice è stata annunciata da Enrico Carraro, presidente della Fondazione «Il Campiello» e di Confindustria Veneto, da Mariacristina Gribaudi, presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello e da Cristina Cipiccia, direttore commerciale Retail Veneto Est e Friuli-Venezia Giulia Intesa Sanpaolo.

La trama di «Appena prima dell’ultimo accordo»

Il racconto «Appena prima dell’ultimo accordo» parla di un giovane soldato che si trova in trincea durante la Prima guerra mondiale, sul Monte Cengio (sull’altopiano di Asiago). Il soldato cerca qualcosa per rimanere vivo, per non soccombere alle difficoltà della guerra. Questo qualcosa lo trova nel ricordo della famiglia e nella natura che lo circonda sulla montagna. L’idea - ci aveva raccontato Giulia - nasceva da una gita scolastica proprio presso il Monte Cengio, nell’ottobre del 2023.

Le motivazioni della giuria

Il testo di Giulia, ha fatto sapere la Giuria dei Letterati, ha vinto perché «in poche pagine orchestra sapientemente un crescendo di tensione narrativa ancorata a una vicenda bellica e raccontata attraverso una voce narrante che è anche voce epistolare. Essa si dispiega, lettera dopo lettera, in un diminuendo che conduce fino alla morte, suscitando una riflessione purtroppo attuale sulla violenza implacabile della guerra».

«Una riflessione purtroppo attuale sulla violenza implacabile della guerra»

Già nel 2022, Giulia Arnoldi aveva vinto le Olimpiadi nazionali di Italiano e, l’anno scorso, il premio «Sfumature di significato», menzione speciale «Radio Deejay». Adesso, grazie a questa vittoria, la giovane bergamasca si aggiudica un viaggio studio in un Paese europeo, mentre per tutti i finalisti è prevista una dotazione di libri.

Tanta soddisfazione l’ha espressa anche l’istituto Einaudi, con la dirigente Maria Nadia Cartasegna e la professoressa Giulia Rigoli, che per l’istituto di Dalmine si occupa delle Eccellenze: «Siamo molto contenti e orgogliosi per Giulia - commentano -. È il coronamento del suo percorso».

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