Igiene orale da curare prima di finire sotto i ferri

I CONSIGLI DELL’INFERMIERE. Il comune collutorio è sufficiente, ma dentifrici antimicrobici e i risciacqui con clorexidina possono aiutare i pazienti fragili.

L’igiene orale è un aspetto fondamentale della cura preoperatoria, spesso sottovalutato ma cruciale per la sicurezza ed il benessere del paziente. La bocca è una delle principali vie di accesso per i microrganismi nel corpo; quindi, mantenere un’adeguata igiene orale può prevenire una serie di complicanze post-operatorie, tra cui il rischio infettivo.

Prima di un intervento chirurgico, è essenziale ridurre al minimo la carica batterica presente nel cavo orale di un paziente in quanto la bocca ospita milioni di batteri che, se non controllati, possono facilmente entrare nel flusso sanguigno durante la procedura chirurgica, aumentando il rischio di infezioni post-operatorie. Si possono quindi prevenire complicanze quali la polmonite, soprattutto nei pazienti intubati, e le infezioni del sito chirurgico.

L’igiene orale assume un’importanza fondamentale nei pazienti cardiochirurgici, poiché la presenza di batteri nel cavo orale può avere gravi conseguenze durante e dopo l’intervento chirurgico. La stretta connessione tra salute orale e salute cardiaca è ben documentata nella letteratura medico scientifica, una corretta igiene orale può prevenire complicazioni severe come l’endocardite infettiva ed altre infezioni post-operatorie.

L’infermiere svolge un ruolo fondamentale di educazione sanitaria nei confronti dei pazienti che verranno sottoposti ad interventi cardiochirurgici. L’obiettivo è quello di mettere in atto un’attenta valutazione orale preoperatoria, in alcuni casi è utile coinvolgere il dentista. Eventuali trattamenti dentistici avanzati, devono essere completati prima della chirurgia cardiaca valvolare o di riparazioni di difetti cardiaci congeniti, per evitare l’aumento dell’incidenza dell’endocardite infettiva protesica secondaria (nella fase post-operatoria).

Alcuni consigli pratici che gli infermieri possono fornire sono di lavarsi i denti almeno due volte al giorno utilizzando anche il filo interdentale e spazzolini di dimensioni adeguate con setole morbide (risultano essere più efficaci per rimuovere la placca). Spazzolare i denti per 3-4 minuti, in caso di presenza di protesi dentali, immergerle e spazzolarle due volte al giorno.

Per la maggior parte dei pazienti il comune collutorio è sufficiente, ma eventuali dentifrici antimicrobici ed i risciacqui orali con clorexidina (dallo 0,12% allo 0,2%) sono indicati per i pazienti che hanno una scarsa igiene orale (anziani, persone non autosufficienti, disabili, persone che hanno recentemente subito un intervento chirurgico importante, persone immunocompromesse). Meglio utilizzare collutori privi di alcol, evitare i tamponi di limone e glicerina, a causa dei loro effetti di essiccazione sulla mucosa orale. Eventuale gel idratante può essere massaggiato sulla mucosa e la vaselina può essere applicata sulle labbra, per prevenirne la secchezza.

Una valutazione circa la secchezza delle fauci, come effetto avverso dei farmaci, è utile per ridurre il rischio di malattie orali.

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