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Martedì 15 Aprile 2025
I tifosi dell’Atalanta al cinema: «Il film ci racconta, siamo proprio noi»
LA PRIMA GIORNATA. Tifosi entusiasti all’uscita delle proiezioni di «Atalanta. Vita da Dea», il lungometraggio sulla vittoria dell’Europa League. Spettatori di ogni età. Il regista li ha incontrati al Capitol: «Che emozione».

Occhi sognanti per aver rivissuto mille emozioni legate alla storia della propria squadra del cuore. È questo il sentimento dominante dei tifosi dopo il primo giorno di proiezione del film «Atalanta. Una vita da Dea». Abbiamo intervistato all’Uci Cinemas di Oriocenter i primissimi spettatori del film, nei quali è prevalsa la soddisfazione per aver ritrovato un racconto coerente ed esaustivo.
All’ingresso del cinema il passaggio è obbligato per un carico di popcorn, patatine e caramelle, anche se lo sguardo cade sull’espositore con l’album ufficiale delle figurine «Atalanta regina d’Europa». Finalmente è arrivato il fatidico momento dell’ingresso in sala, che avviene passando sotto un arco di palloncini nerazzurri, mentre prima di salire le ultime sale che conducono al film qualcuno ha appeso uno striscione da stadio che recita «Una vita da Dea».
Dieci proiezioni ad Orio
Ad Orio solo lunedì 14 aprile erano previste dieci proiezioni, dal primo pomeriggio alla sera, gettonate da un target di tifosi veramente di tutte le età, dai veterani fino ai bambini più piccoli, accompagnati da genitori e nonni: tre generazioni unite dal tifo per l’Atalanta. Qualcuno si concentra sulla storia più recente, mentre altri ricordano le emozioni vissute più di 60 anni fa con la vittoria della Coppa Italia.
«Nel ’63 ero a San Siro»
«Nel 1963 ero a Milano ed è stato bellissimo vincere 3 a 1 contro il Torino – fa presente Maria Roncalli, accompagnata dalla nipote -. Veder alzare la Coppa Italia direttamente allo stadio è qualcosa che ti rimane dentro, così come non scorderemo mai l’Europa League conquistata a Dublino».
«Emerge la passione»
Anche Egidio Ravizza parte da lontano «perché è giusto ripercorrere i momenti più significativi della storia atalantina. Il film mi è piaciuto molto e chiaramente l’attenzione cade sulla settimana che porta alla vetta dell’Europa, iniziata però con la sconfitta nella finale di Coppa Italia. Le interviste sono realizzate molto bene e devo dire che emerge benissimo la passione dei bergamaschi per l’Atalanta».
«Siamo proprio noi»
Gianluca Colombo interviene per confermare come «da atalantino il film è veramente emozionante: siamo proprio noi. Oltretutto è molto bello attraversare i vari periodi della storia nerazzurra, ricordando cosa eravamo e cosa siamo diventati».
«Ci siamo commossi»
Anche Gabriele Armici, accompagnato dalla madre Annalisa, non ha voluto perdersi la prima proiezione del film: «Mi è piaciuto molto e naturalmente la vittoria di Dublino è stata la parte più emozionante: qui ci siamo commossi e speriamo di rivivere presto grandi emozioni e vittorie».
«Non dimentichiamo la B»
I ricordi tornano all’infanzia per Marco Alghisi «quando ho iniziato ad andare allo stadio con mio papà. Il film è molto bello perché fa salire le emozioni più ci si avvicina alla finale, ma non dimentichiamo nemmeno le tappe che hanno portato al successo, quando l’Atalanta era in Serie B e l’inizio dell’era Gasperini».
«Non svegliateci»
In compagnia di Marco Alghisi c’è l’amico Michele Fracassetti che aggiunge come «è sempre bello rivedere le gesta della Dea e ci auguriamo di vedere presto nuove vittorie: non svegliateci perché vogliamo continuare a sognare».
Maurizio Epis è arrivato ad Orio da Clusone, in modo da vedere il film con tutta la famiglia: tre generazioni con la figlia Francesca e il nipote Tommaso. «Non dimentichiamoci delle vecchie bandiere come Glenn Stromberg – esclamano in coro -, così come abbiamo nel cuore altri giocatori simbolo come il capitano Marten de Roon e l’inossidabile Sead Kolasinac, al quale mandiamo un grande abbraccio di pronta guarigione».
Ora si pensa alle scuole
«Buona la prima» per il regista Beppe Manzi, che ha curato nei minimi dettagli il film «Atalanta, una vita d Dea» e lunedì 14 aprile è intervenuto al Cinema Capitol di Bergamo, dove in serata era presente anche l’ex atalantino Pierluigi Pizzaballa. «È stato un vero piacere salutare gli spettatori, ai quali ho raccontato il dietro le quinte – commenta soddisfatto Beppe Manzi -. Devo dire che erano tutti belli esaltati: un tifoso ha persino urlato “vinceremo l’oscar” e tanti mi hanno fermato con mille curiosità. Inoltre è anche emersa l’idea di portare il film nelle scuole».
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