I nuovi hanno bisogno di tempo, ma non solo. Cosa non ha funzionato contro l’Inter? Lo studio dei dati

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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D ietro una brutta sconfitta come quella subita a San Siro si annidano sempre diverse spiegazioni. Se si parte dalla considerazione che Inter e Atalanta sono considerate squadre di vertice, e quindi più o meno dello stesso livello, bisogna indagare a fondo per capire perché la squadra di Gasperini è sembrata una provinciale al cospetto di una big. Certo, le attenuanti sono diverse e non possono essere ignorate. Nonostante tre mesi di mercato, l’Atalanta ha trovato la sua forma definitiva (almeno fino a gennaio) solo nelle ultime due settimane di mercato. Nelle prime tre giornate di campionato Gasperini si è trovato a gestire da un giorno all’altro un gruppo diverso, al quale è mancato l’apporto di giocatori chiave della passata stagione. Indisponibili Lookman, Scalvini, Scamacca, e senza Koop, i nerazzurri si sono letteralmente dovuti reinventare di volta in volta. Se a queste aggiungiamo tutte le altre assenze, tra giocatori infortunati e nuovi arrivi non ancora utilizzabili, è facile capire che qualsiasi squadra avrebbe incontrato tanti problemi.