N ella storia dei Mondiali di calcio c’è solo un portiere che ha vinto 2 finali da titolare: è il brasiliano Gilmar nel 1958 e 1962. In realtà nel mazzo ci sarebbe anche l’italiano Guido Masetti nel 1934 e 1938, ma non ha giocato un solo minuto: era il terzo portiere. Poi ce ne sono due che hanno perso entrambe le finali disputate, la curiosità è che sono passati tutti e due da Bergamo come avversari: l’olandese (poco volante) Jan Jongbloed e il tedesco Harald Schumacher detto Toni, chi (molto) prima e chi appena dopo la cocente delusione. Due autentici personaggi che nella loro storia calcistica hanno incrociato l’Atalanta e pure calcato il campo di viale Giulio Cesare. E nel passato le occasioni europee per i nerazzurri erano davvero più che rare. Roba da Gronchi rosa, per capirci.
Jongbloed è un soggetto decisamente curioso nel panorama calcistico olandese: in un calcio semiprofessionistico dei primi anni ’60 lui di mestiere faceva il tabaccaio. E continuerà a farlo anche dopo aver vestito la maglia di portiere della Nazionale, del resto il calcio era solo la sua seconda passione, prima arrivava la pesca. Tra il 1960 e il 1980 il campionato è un affare tra Feyenoord (6 titoli), Psv (4) e soprattutto l’Ajax che ne mette in bacheca 10. Quello che manca all’appello lo conquista nel 1964 il Dws, acronimo di “Door Wilskracht Sterk”, ovvero “forti per volontà”: maglia nerazzurra a strisce (sì, come l’Atalanta), squadra di Amsterdam. Una parentesi o poco più, anche se ci giocano soggetti interessanti come Jan e quell’Israel che passerà all’Ajax.