Volontariato / Valle Imagna
Giovedì 26 Ottobre 2023
Fondazione Rota, al via un percorso formativo aperto
RIPARTENZE. Nata da un’esigenza delle volontarie, l’iniziativa è stata allargata alla cittadinanza. Quattro serate a tema, si comincerà l’8 novembre.
La Fondazione Rota di Almenno San Salvatore non è solo una Residenza Sanitaria Assistenziale che accoglie anziani e persone con disabilità, è anche un luogo a cui i cittadini sono affezionati. Un legame che storicamente è rappresentato dai volontari, che operano all’interno della struttura e costruiscono un naturale ponte con l’esterno.
«Prima del Covid all’interno della Fondazione operava l’associazione Il Samaritano – racconta Vanna Frosio, consigliera della Fondazione con delega alla cura dei volontari -. Con lo scoppio della pandemia, la Fondazione ha dovuto chiudere le porte all’esterno e i volontari hanno sospeso le attività. Quando è stato il momento di ripartire l’associazione si è trovata in difficoltà, soprattutto perché i volontari avevano tutti più di 65 anni ed erano loro stessi soggetti fragili. Così alla fine del 2021 hanno deciso di sciogliersi». Nel frattempo, però, alcuni cittadini di Almenno e in particolare quelli della contrada Cimaer dove si trova la Fondazione, hanno iniziato ad interessarsi a quello che accadeva all’interno delle mura della struttura e a impegnarsi per ricostruire quel legame tra dentro e fuori che era venuto a mancare.
«La Fondazione Rota era sempre stata aperta al territorio: venivano organizzati pomeriggi in compagnia, le persone andavano a trovare parenti e amici in struttura, le Messe celebrate all’interno della chiesetta erano aperte. Quando è venuto a mancare questo elemento di connessione, un gruppetto di persone ha iniziato a chiedersi cosa potesse fare per sostenere la Fondazione. Così abbiamo iniziato a trovarci per preparare piccoli oggetti e organizzare bancarelle di raccolta fondi per i bisogni dei nostri anziani».
La riapertura post Covid
Quando la Fondazione Rota ha riaperto le porte alla cittadinanza questo gruppo, composto da 15 volontarie tutte donne, ha iniziato ad entrare in struttura e a riprendere le attività: dall’accompagnamento degli anziani alla Messa alla gestione delle attività religiose, dalla cura del sé e la bellezza alle attività ricreative, fino ai laboratori artistici e creativi. «Oggi la Fondazione ha ripreso, con parecchie attività: cineforum, laboratori artistici, gruppo della maglia, gruppi musicali. Ognuna di noi volontarie ha delle attitudini e si dedica a una particolare attività, specializzandosi in base alla propria predisposizione. Stiamo facendo tante attività molto gradite: c’era bisogno di tornare a vivere. Le volontarie permettono di far partecipare tutti e hanno ridato vita alla Fondazione».
Un corso a novembre per tutta la cittadinanza
Nel mese di novembre la Fondazione Rota con il gruppo di volontarie organizza un percorso formativo aperto a tutta la cittadinanza. «Le volontarie sentivano l’esigenza di essere preparate su alcuni temi che riguardano la loro relazione con gli ospiti della struttura e abbiamo pensato fosse importante offrire spazi di ragionamento. È nata così l’idea di aprire anche alla cittadinanza, per avvicinare altre persone a questa esperienza di volontariato, ma anche per far conoscere i bisogni degli anziani del nostro territorio». Il percorso formativo prenderà il via mercoledì 8 novembre dalle 20.30 alle 22.00 con una serata di presentazione condotta da Maria Grazia Mangili, coordinatrice generale dei servizi della Fondazione Rota, durante la quale verranno presentati i servizi che la fondazione offre. Mercoledì 15 novembre verrà affrontato il ruolo del volontariato all’interno delle strutture della Fondazione, con Marzia Canini del Centro di Servizio per il Volontariato di Bergamo ETS. Mercoledì 22 novembre il focus verterà sui bisogni delle persone fragili e sull’importanza della comunicazione, con Roberta Magno, Eros Milesi e Graziosa Capelli. Ultimo appuntamento mercoledì 29 novembre, che sarà dedicato al tema della demenza e che vedrà intervenire Elena Rebuffini, medico della Fondazione Rota. Tutti gli incontri si terranno al Centro Locatelli di Almenno San Salvatore in via Repubblica 3. Per maggiori informazioni visitare la pagina «Volontariato» del sito www.fondazionerota.it.
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