«Figlio disabile e moglie invalida: un’odissea per l’ascensore guasto»

IL CASO. Dopo quello di via Cerasoli, altro problema nei condomini di via Moroni. L’inquilino: impianto rotto da 15 giorni. L’azienda: interverremo al più presto.

Abita al quinto piano con un figlio disabile semi paralizzato e la moglie invalida, allettata e con problemi di salute che, tra l’altro, deve anche essere portata a fare la dialisi in ospedale tre volte a settimana. Una situazione già difficile, quella della famiglia del sessantaduenne Angelo Capasso, che ora si è complicata drasticamente, visto che da più di 15 giorni l’ascensore del loro condominio, nelle case Aler di via Giambattista Moroni al civico 309, è guasto. È la seconda segnalazione simile, dopo quella dei condomini Aler di via Cerasoli, il cui ormai vetusto ascensore è fermo da due mesi.

«Siamo costretti a far venire il personale della Croce Rossa che la porta su e giù per le scale con una poltrona elettrica, con non poche difficoltà e pochi spazi di manovra in cortile, perché è in corso un cantiere nel condominio»

La storia

«Mio figlio ha 33 anni ed è disabile con una semi paralisi - racconta Angelo - e fa fatica a camminare, mentre mia moglie ha 55 anni, è invalida , si è rotta la tibia ed è allettata. Lei si sposta in carrozzina e deve anche andare a fare la dialisi in ospedale tre volte a settimana (martedì, giovedì e sabato): siamo costretti a far venire il personale della Croce Rossa che la porta su e giù per le scale con una poltrona elettrica, con non poche difficoltà e pochi spazi di manovra in cortile, perché è in corso un cantiere nel condominio». Ma negli altri giorni o in altri momenti della giornata per lui è praticamente impossibile far uscire di casa la moglie «anche solo per farle fare un giro e prendere un po’ d’aria». Tra l’altro, anche il figlio ha problemi di deambulazione. «Lo accompagno io su e giù dalle scale pian piano - precisa Angelo - ma devo stare molto attento, è un grosso disagio». Nel condominio abitano 18 famiglie e sono presenti altre persone anziane o fragili. «Abbiamo già provato a contattare Aler - sottolineano alcuni condomini - ma senza ottenere risposte soddisfacenti. Chiediamo che venga sistemato l’ascensore il prima possibile».

«Abbiamo già avviato tutte le procedure per la sostituzione»

Sulla questione abbiamo interpellato Aler, che sul guasto all’ascensore ha fatto sapere: «È un problema di porte divelte e quadro elettrico. Ne siamo al corrente e abbiamo già avviato tutte le procedure per la sostituzione. I servizi sociali sono stati attivati per aiutare le famiglie che ne hanno fatto richiesta, per supplire alla mancanza dell’ascensore. Per chi ne avesse bisogno e non ha ancora fatto richiesta, può contattare il numero di emergenza di Aler che si trova sul sito web». Ma quando verrà sistemato l’ascensore? «La ditta di manutenzione - precisano da Aler - ci ha detto che interverrà a inizio settembre, salvo imprevisti. Gli interventi programmati riguardano la riparazione delle porte divelte al piano primo e la sostituzione del quadro di manovra. La ditta incaricata ha inoltrato l’ordinativo del nuovo quadro di manovra al proprio fornitore, il quale sta provvedendo ad adattare la componentistica compatibile con l’impianto; appena disponibili i componenti verranno montati. Anche in questo caso (come in via Cerasoli, ndr) stiamo parlando di impianti datati, per i cui pezzi di ricambio sono di difficile reperibilità». Sempre Aler conclude evidenziando che «ci siamo attivati per la risoluzione del problema e la riduzione del disagio arrecato nel più breve tempo possibile. In caso di necessità da parte degli interessati, è possibile contattare l’Ufficio Rapporti con il Pubblico ai numeri 035.259.595 o 035.205.81.11 e ricevere assistenza. Per le emergenze c’è la reperibilità e, in ogni caso, i Servizi sociali».

«La ditta di manutenzione - precisano da Aler - ci ha detto che interverrà a inizio settembre, salvo imprevisti. Gli interventi programmati riguardano la riparazione delle porte divelte al piano primo e la sostituzione del quadro di manovra»

Come detto, quello di via Moroni non è il primo caso. Un precedente del tutto analogo riguarda gli inquilini della scala A di via Cerasoli 9, molti dei quali fragili e con problemi di deambulazione, alle prese con l’ascensore rotto da più di due mesi. Ad oggi non si hanno ancora tempistiche certe sulla riparazione.

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