Fiere zootecniche, si comincia: «Vetrina per tutta la filiera»

GLI APPUNTAMENTI. La partenza il 22 agosto alla Roncola fino ad ottobre. Le sigle agricole: «Occasione per valorizzare qualità ed eccellenze locali».

Dopo la metà di agosto, come da tradizione, prendono il via le fiere zootecniche bergamasche che vedono protagonista la montagna, mettendo in mostra i migliori capi portati da decine di aziende del comparto. Si tratta di appuntamenti molto attesi dai residenti, che vedono ormai la partecipazione anche di un numero crescente di turisti.

Si parte dalla Roncola

Si comincia giovedì 22 agosto con la 60a mostra zootecnica organizzata alla Roncola, alla quale segue un calendario fitto di appuntamenti tra settembre e i primi di ottobre. Il mese prossimo saranno protagonisti gli allevatori di Valtorta, con l’evento in programma sabato 14 settembre, Serina mercoledì 25 e Branzi sabato 28.

Poi ancora appuntamenti in ottobre

Si passa poi agli appuntamenti già previsti per il mese di ottobre: sabato 5 con la fiera agricola di Dossena e, nello stesso giorno, la fiera caprina di Vilmaggiore, che domenica 6 vedrà invece l’organizzazione in campo per la fiera bovina. Un fine settimana ricco di appuntamenti per appassionati e addetti ai lavori, visto che lo stesso giorno si terrà anche l’appuntamento a Taleggio. Il calendario fieristico si concluderà con due eventi organizzati a Camerata Cornello sabato 12 e 19 ottobre, giorno dedicato alla fiera della «reginette».

«Le fiere zootecniche – sottolinea Carlo Loffreda, direttore di Coldiretti Bergamo – hanno il grande pregio di contribuire a far conoscere un comparto importante come quello della zootecnia, fondamentale per l’economia, la salvaguardia del territorio e per l’apporto che dà in termini di prodotti alla dieta mediterranea, considerata tra le più salutari e che qualcuno invece ha messo sotto attacco perché vorrebbe sostituire le eccellenze made in Italy con cibo omologato o ultraprocessato». Grazie alle manifestazioni fieristiche «si creano sinergie e collaborazioni tra tutti gli attori della filiera, dall’allevamento alla produzione, fino alla trasformazione, senza contare che grazie a queste manifestazioni gli allevatori hanno la possibilità di confrontarsi anche sugli aspetti sanitari e genealogici degli animali – conclude Loffreda -. Con le fiere zootecniche viene valorizzato anche il patrimonio di biodiversità animale che caratterizza la zootecnia montana, con razze di bovini e ovicaprini che gli allevatori spesso salvano dall’estinzione come la pecora bergamasca, le vacche Brune originali e Grigio Alpine e la capra bionda dell’Adamello».

Francesco Tassetti, vicedirettore Confagricoltura Bergamo, fa presente come «le mostre zootecniche in Valle Brembana, Imagna e Seriana, rappresentano un appuntamento di fondamentale importanza per il settore agricolo e zootecnico, tra piccole fiere locali e grandi esposizioni internazionali: una piattaforma unica per l’interazione tra allevatori, agricoltori e appassionati del settore».

«Le fiere zootecniche hanno il grande pregio di contribuire a far conoscere un comparto importante come quello della zootecnia, fondamentale per l’economia, la salvaguardia del territorio e per l’apporto che dà in termini di prodotti alla dieta mediterranea, considerata tra le più salutari»

«Un’occasione di promozione»

Secondo Tassetti, si tratta «di un’occasione straordinaria per la promozione delle eccellenze locali, con gli allevatori che possono esibire i loro migliori capi di bestiame, mostrando i risultati di anni di impegno e selezione genetica verso la qualità. Le mostre creano reti di contatti e sinergie tra diversi attori della filiera (fornitori di mangimi, veterinari, tecnici specializzati e rappresentanti di enti istituzionali offre agli allevatori) offrendo un panorama completo delle opportunità e delle risorse disponibili, contribuendo alla valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni – conclude Tassetti -. Si diffonde la cultura agricola e zootecnica, avvicinando la comunità urbana a quella rurale con un pubblico variegato tra professionisti e tante famiglie. Confagricoltura riconosce e sostiene con convinzione l’importanza di questi eventi, consapevole che rappresentino un vero motore di sviluppo e una leva strategica per la crescita e la competitività delle nostre imprese agricole».

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