T re punti per portarsi in alto prima del big match contro la capolista Inter. Questo era l’obbiettivo di Gasperini e dei suoi ragazzi partiti alla volta di Empoli, dove ad attenderli c’era la squadra allenata da Andreazzoli. Obbiettivo centrato grazie ad una più che buona prestazione corale, e ad una prova eccezionale di Scamacca. I toscani erano reduci dalla brillante prova di Firenze, dove avevano battuto i viola con un perentorio 0-2 nello scorso weekend. Da quando il tecnico di Massa è subentrato in panchina a Paolo Zanetti, i biancocelesti hanno cambiato decisamente marcia. In cinque giornate di campionato, prima della sfida contro i nerazzurri, l’Empoli era riuscito a fare sette punti (1.4 di media a giornata), frutto di due vittorie (Fiorentina e Salernitana), un pareggio (Udinese) e due sconfitte (Inter e Bologna). Allo stesso tempo, Andreazzoli era riuscito a dare un’aggiustata, se così si può dire, al bilancio tra reti fatte e subite, con l’Empoli che nello stretto giro di alcune partite è diventato una squadra più bilanciata. Nelle quattro giornate targate Zanetti, i toscani avevano subito qualcosa come 12 reti (7 in una sola gara contro la Roma), non segnandone nessuna. Nelle cinque giornate a guida Andreazzoli (sempre prima della gara contro l’Atalanta), i toscani avevano subito 4 reti (0.8 a partita), segnandone 3 (0.6 a partita). È bene mettere in chiaro da subito che nonostante l’exploit dello scorso weekend, e i miglioramenti che Andreazzoli è riuscito ad apportare al gioco dei toscani, l’Atalanta si è trovata ad affrontare una squadra di bassa classifica, sicuramente alla sua portata (128 punti di differenza nel ranking elo) e che rappresentava l’avversaria ideale per poter tornare a vincere (51% di probabilità in favore dei nerazzurri prima del fischio d’inizio) in trasferta e sistemare il tabellino delle gare giocate lontano da Bergamo, che prima di lunedì sera recitava così: 5 giocate, 2 vinte, 0 pareggiate e 3 perse.