Dal mercato tutelato alle tutele graduali. L’asta elettrica assegna Bergamo a Hera

ENERGIA. I clienti «non vulnerabili» hanno tempo fino al 1° luglio per passare al mercato libero. In caso contrario, rientreranno in automatico per un massimo di 36 mesi nel nuovo servizio.

Sarà il Gruppo Hera, attraverso la controllata Hera Comm, a gestire il servizio elettrico a tutele graduali per i clienti «non vulnerabili» della provincia di Bergamo, a partire dal 1° luglio. È il risultato su scala locale delle aste bandite dall’Acquirente Unico (la società pubblica che fa da garante ai clienti dell’ormai ex mercato tutelato) nell’ambito della fine del mercato tutelato.

Il 2024 segna infatti la fine del mercato tutelato per gas ed energia elettrica e il progressivo passaggio al mercato libero, in un percorso però contraddistinto da diverse fasi e da una normativa piuttosto articolata. Per quanto riguarda l’elettricità, il passaggio al mercato libero avverrà appunto dal 1° luglio. Ma non per tutti.

I «vulnerabili»

Il mercato tutelato continuerà a esistere per i «clienti vulnerabili», cioè coloro – per quanto riguarda l’elettricità – che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (percepiscono ad esempio il bonus sociale per l’elettricità), versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92 o hanno più di 75 anni: per queste persone in sostanza non cambierà nulla, posto che potranno comunque – in qualsiasi momento – scegliere di passare volontariamente al mercato libero.

I «non vulnerabili»

I non vulnerabili, dunque, hanno tempo sino al 1° luglio per passare al mercato libero. Ma cosa accade se non lo fanno? Non ci sarà nessuna interruzione dell’energia, ma passeranno automaticamente – per un massimo di 36 mesi – al nuovo «Servizio a tutele graduali», che appunto in provincia di Bergamo sarà gestito appunto dal Gruppo Hera (a cui sostanzialmente pagheranno la bolletta).

Le condizioni economiche definitive del nuovo servizio, specifica Arera – l’Autorità di regolazione dell’energia, che sovrintende a questa fase di passaggio e che ne fisserà i paletti anche dal punto di vista contrattuale – «potranno essere definite e rese note solo in prossimità del passaggio al nuovo servizio, nel mese di giugno». Queste condizioni «includono la media ponderata dei prezzi di aggiudicazione delle aste calcolata tenendo conto del numero di clienti presenti in ciascuna area che si stima passeranno al Servizio a tutele graduali. Saranno poi aggiornate annualmente sempre in funzione del numero di clienti riforniti nel Servizio a tutele graduali delle diverse aree territoriali».

Il passaggio a Hera

Oltre alla provincia di Bergamo, Hera gestirà il servizio elettrico a tutele graduali in altre 36 province d’Italia. Come spiega l’azienda, Hera opera in Bergamasca «attraverso la controllata EstEnergy, con propri sportelli a Bergamo, Albino, Alzano Lombardo, Caravaggio, Clusone, Leffe, Nembro, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Spirano e Treviglio», oltre ai canali web, all’app MyHera e a un call center dedicato. Il numero verde dell’azienda, informa sempre Hera, 800.554.000, è attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. Per Cristan Fabbri, presidente esecutivo del Gruppo Hera, «questo risultato rappresenta un ulteriore traguardo nel percorso di sviluppo dei nostri servizi commerciali e un tassello importante del nuovo piano industriale».

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