Da Taleggio a Brembilla, due valli unite da un sentiero

IL TRACCIATO. Recuperato dai volontari. Lungo 15 chilometri, offre panorami e racconta la montagna di un tempo.

Riscoprire antichi cammini, custodire la memoria storica e valorizzare il patrimonio naturale. È con questa visione che i volontari del Gruppo sentieri Amici della storia di Val Brembilla e del Gruppo sentieri Val Taleggio hanno inaugurato, percorrendolo a piedi nei giorni scorsi, un nuovo itinerario che collega le due Valli.

Il sentiero da Taleggio a Brembilla

Un’opera che non è solo un tracciato fisico, ma il simbolo di una collaborazione virtuosa tra comunità vicine, impegnate a rendere fruibili percorsi che un tempo erano il cuore pulsante della vita montana. Il sentiero, lungo 15 chilometri, parte da Brembilla e si snoda attraverso panorami mozzafiato e luoghi carichi di storia. «Si incontrano antiche calchere, piazzole dei poiat e resti delle fatiche nei boschi – racconta Oliviero Carminati, del Gruppo sentieri Amici della storia di Val Brembilla –, resi vivi da pannelli informativi che raccontano l’ingegno e la tenacia dei nostri antenati. Attraverso la Forcella di Bura, il percorso prosegue verso lo spettacolare Orrido della Val Taleggio, un ambiente selvaggio dove guglie e crinali evocano un passato remoto e suggestivo».

Il gemellaggio simbolico tra le due Valli

Il lavoro dei volontari non si è limitato alla manutenzione dei sentieri, creando un’esperienza completa per gli escursionisti. «A metà del tragitto – continua –, Valerio Pesenti e sua moglie Anna hanno accolto i partecipanti nella loro baita, offrendo ristoro e convivialità prima che il gruppo ripartisse, zaini in spalla, verso la meta finale di questo nuovo itinerario». La giornata ha visto la partecipazione di amministratori locali come Marcello Carminati, sindaco di Val Brembilla, e Paolo Bolognani, consigliere di Vedeseta. Una presenza che sottolinea quanto il progetto non sia solo un’opportunità per i camminatori, ma anche un investimento culturale per il territorio. «Questo gemellaggio simbolico tra le due Valli – conclude – celebra il potere della collaborazione. Recuperare e valorizzare i sentieri significa preservare un patrimonio collettivo, custodendo la memoria di un passato che continua a parlare attraverso questi tracciati. Un invito a esplorare, ma anche a riflettere sul valore delle radici e dell’impegno comune per il futuro delle nostre montagne».

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