Da martedì gli esami di recupero: in Bergamasca 8mila «rimandati»

SCUOLA. Sono circa 8mila i ragazzi rimandati nelle scuole superiori della nostra provincia, pari, secondo una stima, al 15-20% del totale degli iscritti.

Questi studenti dovranno affrontare gli esami per la sospensione di giudizio, perché promossi con debito formativo. Il dato è sostanzialmente in linea con quello nazionale, che indica come ogni anno circa il 18% degli studenti italiani vengono rimandati a settembre. La media è di una o due materie da recuperare, ma non mancano anche casi in cui lo studente debba affrontare l’esame per tre o quattro materie. Nel caso in cui l’esame di riparazione non venga superato scatta la non ammissione alla classe seguente.

Ogni anno circa il 18% degli studenti italiani vengono rimandati a settembre. La media è di una o due materie da recuperare

Al via, quindi, con gli esami a Bergamo dopo la festa del Patrono, Sant’Alessandro. La maggior parte delle scuole inizierà con i test dal 27 agosto. Altre, dal 29 o dal 30. L’obiettivo è chiudere tutto entro il 31 agosto, ufficialmente data della chiusura dell’anno scolastico 2023-2024. Ma dal ministero è stata concessa una proroga fino all’11 settembre. E le scuole più numerose di studenti, come l’Itis Pietro Paleocapa - che conta quasi 15 mila studenti - allungano le date degli esami fino al 3 settembre.

In prossimità degli esami si ritorna ai conti fatti alla fine delle attività didattiche (l’8 giugno) sulla percentuale di bocciati e rimandati. Il quadro è chiaro: meno bocciati e meno giudizi sospesi è stato il trend che ha caratterizzato le scuole cittadine e l’estate degli studenti che, rispetto agli anni scorsi, hanno dovuto dedicare meno tempo allo studio estivo.

Il merito va all’impegno crescente dei docenti nell’accompagnare gli studenti durante l’anno in un percorso di consolidamento delle conoscenze e delle competenze. Come è stato fatto al liceo linguistico «Falcone», dove è stato attivato uno sportello permanente per essere maggiormente preparati e consapevoli nell’affrontare verifiche e interrogazioni di matematica. E il risultato è che «abbiamo avuto meno debiti in questa materia», precisa Gloria Farisè, dirigente del Falcone. Al Sarpi il numero dei sospesi è diminuito del 5% rispetto al 2023. «Quest’anno abbiamo rimandato a settembre il 12% degli studenti, vale a dire 74 alunni – aggiunge Claudio Ghilardi, preside del liceo classico –. Nel 2023 la percentuale si attestava attorno al 17%, coinvolgendo 118 alunni».

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