Con il maltempo frane e danni nelle valli. Val del Riso, isolato borgo da 100 abitanti - L’intervista al sindaco di Gorno

PIOGGE. Il sindaco di Gorno era sul posto dello smottamento: «50 secondi dopo, e non sarei qui a raccontarlo». Chignolo d’Oneta non è raggiungibile in auto, istituito il pulmino. In Val di Scalve due persone evacuate da casa.

Un grande spavento per chi si è visto la frana crollare a pochi passi e una grande preoccupazione per tutti: Chignolo, frazione divisa tra il territorio dei due Comuni della Val del Riso, Gorno e Oneta , è isolata. Un’enorme frana, intorno alle 23,30 di giovedì 26 settembre, ha ostruito la strada comunale che da Riso – altra frazione di Gorno – sale verso Chignolo. Dal versante compreso nel mezzo di un tornante si sono distaccati diversi metri cubi di terreno, che non saranno semplici da rimuovere.

Sul posto era presente il sindaco di Gorno, Giampiero Calegari, accorso per valutare da vicino uno smottamento più piccolo avvenuto poco prima.

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«Abbiamo bisogno di aiuto»

«Se fossi passato 50 secondi dopo, non sarei qui a raccontarlo», commenta. A seguito della frana, il sindaco ha trascorso la notte in auto e solo con la luce del mattino è rientrato a piedi, dai prati. «Dalle 3, quando ha smesso di piovere, è intervenuta la ditta con camion ed escavatore e ha iniziato a rimuovere il materiale». Un’operazione ancora in corso: «Ci vorranno probabilmente un paio di giorni», aggiunge Calegari, che ringrazia enti e persone intervenuti e sottolinea come «da Pasqua a oggi ci sono state sette frane a Gorno: il nostro territorio è fragile, abbiamo bisogno di aiuto». Il paese è tra l’altro alle prese da tempo con i problemi di stabilità della parrocchiale e del cimitero.

«Abbiamo preso un pulmino, tramite un’azienda privata, che porta gli abitanti vicino a Chignolo, poi devono proseguire a piedi su una mulattiera»

Nel borgo di Chignolo risiedono circa 100 persone: «Sono divise tra i due Comuni, pur essendoci continuità. Circa 75 sono di Oneta, gli altri di Gorno – spiega il sindaco di Oneta, Angelo Dallagrassa –. Si può arrivare dalla frazione Musso, ma in auto solo fino ad Ortello, poi si continua a piedi. Un’altra strada sale dal santuario della Madonna del Frassino, ma si passa solo con un’auto 4x4. Sicuramente non ci potrebbe arrivare un’ambulanza se ci fosse un’emergenza». Il Comune di Gorno ha attivato un servizio di trasporto. «Abbiamo preso un pulmino, tramite un’azienda privata, che porta gli abitanti vicino a Chignolo, poi devono proseguire a piedi su una mulattiera» per qualche centinaio di metri.

Comune per comune

Le forti piogge della notte scorsa hanno aperto più di un problema anche in Val di Scalve. Al Dezzo di Azzone è stata evacuata una casa dove risiedono due persone (non ancora rientrate), dopo che nella tarda serata di giovedì 26 settembre si è staccata una grossa frana. «Dal versante si è riversato parecchio materiale, oltre al fango – fa sapere la sindaca Mirella Cotti Cometti –. Anche un’altra casa ha avuto problemi, ma non è stato necessario evacuare gli abitanti». Sul posto i vigili del fuoco di Bergamo. «Già due anni fa eravamo intervenuti in somma urgenza, la situazione rimane minacciosa». Sempre ad Azzone hanno subìto diversi danni delle strade agro silvo pastorali: «Una in particolare ci preoccupa, dove passa l’acquedotto».

A Schilpario, nella tarda serata di giovedì 26 settembre è crollato un tratto di muro a fianco della strada statale 294, all’altezza della frazione di Barzesto. «La strada non è mai stata chiusa, perché è occupata dai detriti una sola corsia di marcia – spiega il sindaco Claudio Agoni –. Si passa con senso unico alternato».

È stato necessario chiudere alcuni tratti di strada invece in centro e nella frazione Pradella. «Nella valle di Epolo una forte erosione ha portato acqua e detriti fino in paese, nella zona del piazzale Alpini. È esondata una valletta anche tra Schilpario e Pradella, con l’arrivo di detriti sulla carreggiata: la strada è rimasta chiusa nella notte, ma al mattino era già tutto risolto».

Sul territorio di Vilminore è stata chiusa invece sino alle 9,30 circa di venerdì 27 settembre la strada provinciale 61, quella tra il centro del paese e la località Sant’Andrea, a causa di uno smottamento. «Purtroppo sono situazioni ormai solite», commenta scoraggiato il sindaco di Vilminore Pietro Orrù.

Non ci sono stati problemi particolari, invece, in Bassa Val Seriana. «Il ponte sul Serio è rimasto chiuso con semaforo rosso dalle 23 alle 2,30 circa, ma non ci sono stati problemi», riferisce il sindaco di Albino, Daniele Esposito. A Nembro il Serio è esondato nella zona di via Fermi: «Ha allagato la pista ciclabile e la strada, ma verso le 3,15 è rientrato, senza causare danni», dice l’assessore Matteo Morbi.

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