Perdite di tempo, proteste, falli di mano, rigori: come cambia il calcio nella prossima stagione

scheda. L’approfondimento di Giovanni Cortinovis

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I l calcio pare immobile nel suo conservatorismo, tuttavia periodicamente cambia alcuni elementi del proprio regolamento, per ovviare a problemi ricorrenti, più che per inseguire le mode. Per scegliere le modifiche da introdurre, ogni anno in primavera si tiene un’assemblea dell’IFAB, l’organo internazionale che si occupa di preservare lo spirito del regolamento del gioco del calcio, adattandolo alle nuove esigenze. Si è riunito per la prima volta nel 1886 a Londra per cercare di appianare le differenze regolamentari tra i quattro Paesi britannici, Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, ai tempi ancora unita. Dal 1958 metà degli otto membri della IFAB spettano alla Fifa, i restanti uno ciascuno alle 4 federazioni britanniche, con il posto dell’Irlanda che è stato rilevato dall’Irlanda del Nord. L’IFAB definisce Il calcio “lo sport più bello del mondo. Si gioca in ogni continente, in ogni paese e a molti livelli diversi. Il fatto che le Regole del Gioco siano le stesse per tutto il calcio nel mondo, dalla Coppa del Mondo fino a una partita tra bambini in un villaggio remoto, è una forza considerevole che deve continuare a essere sfruttata per il bene del calcio ovunque”. “Il calcio deve avere delle Regole che mantengano il gioco leale: questo è un fondamento cruciale del bel gioco e una caratteristica essenziale dello spirito del gioco. Le migliori partite sono quelle in cui l’arbitro è raramente necessario perché i giocatori giocano con rispetto reciproco, per gli ufficiali di gara e per le Regole del Gioco”. Sembrano banalità, ma proprio la mancanza di rispetto patita da molti arbitri, specie giovani, talvolta sfociata in violenze fisiche oltre che verbali, è la causa principale del loro precoce abbandono: nella stagione 2018/19 in Italia, secondo Report Calcio, c’erano 31.534 arbitri calcistici tesserati per la Figc mentre tre anni dopo il loro numero è sceso a 30.577, quasi un migliaio in meno. Un fenomeno che pare irreversibile anche nel resto del mondo e per cercare di arrestarlo il 138° meeting annuale dell’IFAB tenutosi il 2 marzo scorso a Loch Lomond, nelle vicinanze di Glasgow, in Scozia ha ideato alcune contromisure. Oltre ad approvare modifiche permanenti, l’IFAB ha scelto delle variazioni da testare, chiamandole per l’appunto Trials, tutte in vigore dal primo luglio 2024, due delle quali hanno proprio a che fare con l’arbitraggio.