Volontariato / Pianura
Giovedì 28 Marzo 2024
Coach di Quartiere: lo sport accessibile a tutti i bambini
BERGAMO e DALMINE. Il progetto dell’agenzia educativa «L’Orma»: adolescenti volontari affiancano i più piccoli nella pratica nei parchi. E il «viaggio» è in piedubus.
Con l’arrivo della primavera in alcuni parchi di Bergamo e di Dalmine è tornato anche il progetto «Coach di Quartiere»: un’esperienza di welfare sportivo che permette ai bambini dai 6 agli 11 anni di partecipare ad attività all’aria aperta condotte da giovani volontari, i coach di quartiere.
«Il progetto, promosso e realizzato dall’agenzia educativa L’Orma, è nato nel 2020 in fase pandemica con l’obiettivo di offrire attività fisiche all’aria aperta ai bambini e ai giovani, che in quel momento erano stati un po’ dimenticati - spiega Maria Vittoria Borriello, coordinatrice di progetto -. Con un’attenzione particolare alle fasce più fragili». Si stima, infatti, che in Italia il 35% dei bambini e delle bambine non possa avere accesso alla pratica sportiva: «Coach di Quartiere» si propone di renderla accessibile a tutti, nella convinzione che lo sport contribuisca in modo rilevante alla crescita e al benessere dei più piccoli. Un percorso che per scelta si realizza dentro ai parchi: «I parchi sono spesso al centro delle nostre comunità, ma a volte vengono percepiti come luoghi non ospitali. Abitarli diventa un modo per trasformarli in posti dove le comunità si possono ritrovare per fare qualcosa di bello e di utile, che permette alle relazioni sociali di crescere».
Protagonisti del progetto sono i coach, adolescenti che frequentano le scuole superiori e che in modo del tutto volontariato decidono di regalare due ore a settimana del loro tempo ai bambini e alle bambine più piccoli per affiancarli nel gioco e nella pratica sportiva. Il tutto formati, preparati e accompagnati da professionisti sportivi del Terzo Settore. «I ragazzi e le ragazze interessati al progetto partecipano ad un percorso formativo, al termine del quale diventano coach di quartiere specializzati. Una volta pronti iniziano il loro servizio, che è allo stesso tempo un’occasione personale per orientarsi nei propri percorsi di vita». Alcuni di loro si affacciano al progetto in occasione dei Pcto, percorsi scolastici per le competenze trasversali e l’orientamento, ma una volta portati a termini i crediti decidono di restare all’interno del progetto perché lì trovano nuove amicizie, opportunità e si riconoscono in un senso di comunità.
Il successo nei numeri
Dal 2020 a Bergamo e a Dalmine sono stati coinvolti in totale 80 ragazzi e ragazze che hanno vissuto l’esperienza di coach. Attualmente i coach di quartiere sono 30 e i bambini che partecipano alle attività raggiungono quota 200. «Le attività stanno andando molto bene. Ci sono tanti bambini che hanno già partecipato negli anni passati che trovano in “Coach di quartiere” un’abitudine». I parchi coinvolti sono il Parco Diaz di Bergamo due volte la settimana, il Parco Pesenti di Dalmine tre volte la settimana, il Parco Baden-Powell di Dalmine tre volte la settimana e il Parco pubblico di Sabbio altre tre volte la settimana. Aderiscono al progetto gli Istituti comprensivi Carducci e Aldo Moro di Dalmine, oltre a Santa Lucia di Bergamo. Per accompagnare i bambini dalla scuola al parco viene anche offerto un servizio piedibus. «In questo modo anche le famiglie ricevono un vantaggioso aiuto, sia economico che sociale. Pensiamo in particolare a tutte quelle famiglie che per difficoltà logistiche e organizzative non possono badare ai figli quando escono da scuola. E allo stesso tempo crediamo che questo sia un modo per coltivare nei giovani la voglia di fare qualcosa di bello per la propria comunità».
Le attività informali
La possibilità di diventare coach è sempre aperta: quanti più coach sono coinvolti, tanti più bambini e bambine possono accedere all’opportunità perché ogni coach segue un gruppo di massimo cinque bambini. «Per i coach vengono organizzate anche attività informali, che permettono di fare squadra e di costruire nuove amicizie, un aspetto fondamentale perché anche loro possano crescere insieme ai bambini di cui si occupano». Per maggiori informazioni visitare il sito coachdiquartiere.it.
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