«Città sensibili al verde»: Bergamo e Parigi alleate

LA TRASFERTA. Arketipos e Comune ospiti dell’Istituto italiano della cultura nella capitale francese: «Un onore».

Arketipos e Comune hanno raccontato al pubblico parigino l’esperienza de «I Maestri del Paesaggio», ospiti, ieri sera, dell’Istituto italiano della cultura di Parigi. Dalla prima edizione del 2010 a quella che venerdì aprirà i battenti trasformando Piazza Vecchia in un’oasi verde in cui immergersi, aprendo riflessioni sul futuro del pianeta, attraverso l’allestimento della paesaggista Catherine Mosbach. «È per tutti noi un orgoglio straordinario essere qui – afferma Vittorio Rodeschini, presidente Arketipos –. Sappiamo quali personalità della cultura italiana hanno calcato questo “palco”; essere invitati a raccontare la visione, l’idea culturale del nostro festival, è un attestato di stima e il riconoscimento di un lavoro unico. Lo stiamo ripetendo da tempo, Bergamo è la città del paesaggio: il nostro invito è raccogliere l’eredità culturale di questo lavoro».

L’assessore Oriana Ruzzini ha raccontato Bergamo, del Premio internazionale sul Paesaggio vinto tre anni fa con la Valle d’Astino, dell’esperienza del Parco dei Colli e, più in generale, «dell’impegno a leggere la presenza umana in armonia con la natura, perché è questa condivisione a dare vita al paesaggio»

Condivide l’invito l’assessore all’Ambiente Oriana Ruzzini: «È un’emozione essere a Parigi – sottolinea - Per le strade si percepisce lo spirito olimpico, gli atleti paralimpici girano per la città e ovunque il motto scritto a caratteri cubitali è “The game is not over”. Questo stesso spirito deve spronarci a lavorare bene e insieme, per la natura, per l’ambiente ed il paesaggio». Ruzzini ha raccontato Bergamo, del Premio internazionale sul Paesaggio vinto tre anni fa con la Valle d’Astino, dell’esperienza del Parco dei Colli e, più in generale, «dell’impegno a leggere la presenza umana in armonia con la natura, perché è questa condivisione a dare vita al paesaggio». Si è detto “onorato” di accogliere la delegazione bergamasca Antonio Calbi, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi: «Per sopravvivere – riflette – abbiamo bisogno di una sferzata decisa nei nostri comportamenti. Torniamo a piantare alberi, ogni giorno, rispettiamo quel che resta dei nostri paesaggi naturali e facciamo delle nostre città delle città-giardino. Solo così ci garantiremo un futuro».

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