Chirurgia refrattiva, laser mini-invasiva per risultati più stabili

Dieci milioni di persone nel mondo si sono affidate alla tecnica Smile e Smile-Xtra per togliere occhiali e lenti a contatto e correggere o ridurre significativamente i difetti refrattivi della vista.

Ma perché proprio alla Smile e alla Smile-Xtra? Perché queste nuove tecniche di chirurgia refrattiva laser mini-invasiva riescono a correggere miopie anche elevate e astigmatismo in modo indolore e con risultati più stabili nel tempo rispetto alle altre, come il PRK o la Lasik. Ne parliamo con il dott. Antonio Saverio Perez, oculistica del Policlinico San Marco e responsabile del Centro di Chirurgia refrattiva di Smart Clinic Oriocenter, che recentemente ha raggiunto il traguardo di 1.000 interventi di Smile e la Smile-Xtra.

Cosa si intende per Smile-Xtra?

«La Smile – Xtra rappresenta un ulteriore evoluzione della tecnica Smile (Small Incision Lenticule Extraction). In particolare abbina la Smile (small incision lenticule extraction), ovvero la prima procedura di correzione laser della refrazione minimamente invasiva, a un crosslinking intraoperatorio, cioè a un intervento che ha la finalità di rinforzare la cornea e stabilizzare così nel tempo i risultati. Una delle complicanze più temute della chirurgia laser refrattiva infatti è l’ectasia corneale, cioè lo sfiancamento della cornea, conseguente all’eliminazione di parti della cornea (necessaria per poter creare un lenticolo refrattivo). Da qui l’idea di associare un crosslinking per rendere più forte la cornea in quelle situazioni in cui sia al limite per spessore e quindi potrebbe avere un rischio di ectasia più elevato».

«Durante un intervento con tecnica Smile un lenticolo (dischetto) refrattivo dello spessore richiesto dal valore di correzione voluto viene creato all’interno della cornea intatta usando il laser a femtosecondi. Il lenticolo viene poi estratto attraverso una piccola incisione di soli 2 millimetri, permettendo così di ottenere la correzione refrattiva desiderata. Questa tecnica è praticabile solo sugli occhi miopi o con astigmatismo associato a miopia»

Come funziona, invece, la « Smile»?

«Durante un intervento con tecnica Smile un lenticolo (dischetto) refrattivo dello spessore richiesto dal valore di correzione voluto viene creato all’interno della cornea intatta usando il laser a femtosecondi. Il lenticolo viene poi estratto attraverso una piccola incisione di soli 2 millimetri, permettendo così di ottenere la correzione refrattiva desiderata. Questa tecnica è praticabile solo sugli occhi miopi o con astigmatismo associato a miopia».

Che vantaggi offre rispetto ad altre tecniche?

«La micro incisione mantiene intatti gli strati corneali superiore e inferiore e quindi consente una stabilizzazione del risultato in pochi giorni con una accelerazione nei tempi di guarigione rispetto alle tecniche più tradizionali. Inoltre limita l’insorgenza della transitoria sindrome dell’occhio secco, poiché mantiene intatta la faccia anteriore della cornea».

Chi sono i candidati ideali alla chirurgia refrattiva?

«Ci si può sottoporre alla chirurgia refrattiva se il difetto visivo è stabile da almeno due anni. Fondamentale è la fase pre-operatoria e in particolare l’esatta valutazione del difetto refrattivo, curvatura e spessore corneali, diametro della pupilla. Per questo motivo vengono effettuati con grande attenzione gli esami preliminari e questi parametri vengono valutati più volte».

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