Il piacere di leggere / Bergamo Città
Martedì 10 Dicembre 2024
Cercare la felicità con parole che curano l’anima
LA RECENSIONE. Cercare la felicità coltivando l’ascolto, il pensiero e la parola, assaggiando poesie e meditazioni. È l’idea proposta da Franco Arminio, poeta e paesologo, e Guidalberto Bormolini, religioso, scrittore e tanatologo, in «Accorgersi di essere vivi» (Ponte alle Grazie), «Un breviario per chi ha perso la via».
Contiene testi brevi, profondi, che invitano a una riflessione controcorrente rispetto a un mondo «frenetico e competitivo», in cui accade di perdere il senso di sé e del mondo. I versi di Arminio e i ragionamenti d’ampio respiro di Bormolini sono come fili da intrecciare per «imparare dalla sofferenza, fare nuove tutte le cose, prendere il volo, cogliere la meraviglia». Una raccolta di esercizi di consapevolezza, uno per ogni capitolo.
«In superficie - scrive Arminio - ci sono solo fuga e conflitto. Il bene esiste ancora, ma va scavato e portato alla luce con lungo esercizio». Propone lo stesso tipo di lettura - profonda, attiva, generativa - Daniel Lumera ne «Il mio cuore è un giardino» (Mondadori), collezione di storie di gentilezza, fiducia e gratitudine, con le illustrazioni sognanti di Ilaria Zanellato. Lumera, biologo, naturalista, esperto di meditazione, va a caccia di parole che «curano l’anima» dei grandi e dei piccoli. Punta sui dettagli, infine «Saltare nelle pozzanghere» (Rizzoli) di Ilide Carmignani ed Elena Battista, con illustrazioni di Anna Godeassi. Un dizionario curioso di parole intraducibili, in diverse lingue del mondo, che indicano piccoli piaceri quotidiani: chiacchierare finché non ci si addormenta, abbracciare una persona cara, passeggiare nel vento, immaginare qualcosa di bello che deve ancora accadere. Con l’invito a comporre il proprio «tesoro di felicità personali ancora senza nome».
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