«Cento metri di gioia per l’oro a Parigi: e ora ambasciatrice per Milano Cortina 2026»

L’INTERVISTA. La campionessa delle Paralimpiadi si racconta: la gioia per l’oro ai 100 metri a Parigi. «Le conquiste non le vedi dall’inizio, dal letto di ospedale non vedevo l’oro olimpico, ma mi sono impegnata».

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Cento metri di gioia per l’oro a Parigi 2024: Martina Caironi ha chiuso così, sul gradino più alto ai Giochi Paralimpici, la sua straordinaria carriera sportivo con un oro nei 100 metri donne T63, dopo aver collezionato anche un argento nel salto in lungo. Un trionfo che le ha permesso, con sette medaglie totali di cui 3 d’oro e 4 d’argento, di diventare la donna più vincente nella storia di questo sport per i colori azzurri.

«Ero una gladiatrice pronta a entrare nell’arena: il mio mindset era vincere» dice la 35enne bergamasca che racconta quanta grinta e quanto impegno ci vuole per vincere una sfida agonistica di quella portata. «L’esperienza questa volta mi è servita: a 35 anni ci vuole più testa per vincere contro la fisicità delle 20enni. Il primo agosto un piccolo infortunio mi ha mandato letteralmente in crisi, anche psicologica, ma ce l’ho superato e sono scesa in pista» racconta a L’Eco di Bergamo incontra.

È con la sua storia che vogliamo celebrare la Festa della donna dell’8 marzo. Martina racconta di quell’incidente a 18 anni, nel 2007, «ormai una vita fa» e di come oggi non vede più un prima e dopo ma un percorso di vita, una traiettoria personale. «Le conquiste non le vedi dall’inizio, dal letto di ospedale non vedevo l’oro olimpico, ma mi sono impegnata. Non pensavo ma ci sono arrivata. Ora inizia una nuova fase, tanti progetti, prima di tutto l’impegno come ambasciatrice per Milano Cortina 2026».

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