Casazza, scarcerati i due arrestati. Il 29enne: «Non volevo ucciderlo e l’ho subito soccorso»

L’OMICIDIO. Il gip non ha convalidato gli arresti dei due uomini fermati lunedì dopo l’aggressione fuori dal bar. Obbligo di dimora per il 46enne accusato di aver prestato l’auto al fuggitivo ricercato.

Giovedì 22 agosto nel carcere di via Gleno sono comparsi davanti al gip i due uomini arrestati dopo la rissa che nella serata di lunedì 19 agosto all’esterno del «Rosy Bar» di via Nazionale a Casazza ha causato la morte di Mykola Ivasiuk, ucraino di 38 anni.

Leggi anche

«Non volevo ucciderlo»

Il primo, un 29enne di origini calabresi, residente in Brianza ma da qualche tempo di casa a Casazza, è accusato di omicidio preterintenzionale. «Non volevo ucciderlo», ha spiegato al giudice il giovane, assistito dall’avvocato Pietro Funaro, sottolineando l’amicizia triennale con Mykola. Lunedì sera, sempre stando alla sua versione, ha cercato di calmarlo dopo una discussione con la fidanzata, poi, nella concitazione, gli ha dato uno schiaffo. Poco dopo è arrivato un marocchino (32 anni, senza fissa dimora, ancora ricercato) che ha colpito Mykola sulla nuca con un bicchiere. Il 29enne ha raccontato di essere rimasto sul posto per aiutare il ferito mentre il nordafricano scappava, chiamando i soccorsi e praticandogli le manovre di rianimazione. Per il gip mancano gravi indizi di colpevolezza a suo carico, il giovane è stato quindi scarcerato senza misure cautelari.

Leggi anche

L’auto prestata al fuggitivo

Il secondo, un 46enne di Spinone al Lago, è accusato di favoreggiamento per aver prestato l’auto al marocchino che è tuttora in fuga. Assistito dall’avvocato Cristina Pizzocaro, non ha risposto alle domande del gip ma ha reso dichiarazioni spontanee: l’uomo avrebbe spiegato di non aver dato l’auto al 32enne, ma di averla lasciata nei giorni precedenti a un meccanico che conosce anche il nordafricano. Il marocchino dopo il delitto gli avrebbe mandato un messaggio: «Non torno più», e di lui si sono perse le tracce. Per il 46enne di Spinone il gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Per venerdì 23 agosto è in programma l’autopsia sul corpo di Mykola Ivasiuk.

Leggi anche
Approfondisci l'argomento su L'Eco di Bergamo del 23 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA